Due fiorentini d’adozione e una città in subbuglio. Cesare contro Pepito o Pepito contro Cesare, dipende dai punti di vista. Anche perché la singolar tenzone è calcistica, ma non solo. Il fiorino d’oro (e cittadino onorario) che scarica, dopo averlo a lungo coccolato («un esempio per tutti»; «è a metà tra Baggio e Zola»), il genio italo-americano entrato nel Pantheon viola con la tripletta alla Juventus del 20 ottobre 2013. Apriti cielo. È come se tutto d’un tratto il premier Renzi – con decreto legge – avesse tolto a Michelangelo la paternità della Cappella Sistina assegnandola a un antenato qualsiasi di Lorenzo Insigne da Frattamaggiore. No, non si può. Ed ecco la rivolta via Internet, «as usual» direbbe Jenna, la bella fidanzata di Rossi che nella notte tra domenica e lunedì ha consumato il ditino a rilanciare via Twitter le bordate di fischi (per ora solo virtuali) contro la scelta di Prandelli. In effetti a scorrere social network e forum dei tifosi della Fiorentina si fa fatica a trovare un commento che se non giustifichi almeno provi a capire le intenzioni di «Cesare il fiorentino» (...).
stampa
Firenze, Prandelli, Nazionale: un triangolo spezzato
Due fiorentini d’adozione e una città in subbuglio. Cesare contro Pepito o Pepito contro Cesare, dipende dai punti di vista. Anche perché la singolar tenzone è calcistica, ma non solo. …
Antonio Montanaro - Corriere Fiorentino
© RIPRODUZIONE RISERVATA