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Fiorentina, un’altra amarezza

Una maledizione. Quel gol di Muriel alla fine ha stravolto tutto. Sembrava tutto a posto. Sembrava che la Fiorentina potesse chiudere con un pareggio tutto sommato positivo, invece proprio quando …

Redazione VN

Una maledizione. Quel gol di Muriel alla fine ha stravolto tutto. Sembrava tutto a posto. Sembrava che la Fiorentina potesse chiudere con un pareggio tutto sommato positivo, invece proprio quando la partita pareva chiusa è sbucato quel tiro che ha ribaltato tutto. Vince l’Udinese (2-1) e ora per la squadra di Montella la qualificazione è tutta in salita. Il gol di Vargas tiene accese le speranze, ma tra una settimana a Firenze serve un’altra squadra. Più concreta. Più decisa. Più motivata. È una partita importante per la Fiorentina, il primo bivio della stagione. Oltre l’Udinese c’è la finale di Coppa Italia, uno degli obiettivi della società. E poi dopo il Genoa e il Cagliari, un punto in due partite, Montella vuole risposte dalla sua squadra. (...)

L’Udinese, che a sorpresa mette dentro Di Natale, sfrutta il vantaggio di giocare in casa. Piove e fa freddo. Tanto possesso palla, pochi tiri in porta. La Fiorentina tiene però non trova mai la profondità. Matri si muove, taglia in continuazione il campo, ma lì davanti non succede niente. La prima occasione dopo mezz’ora, il tiro di Allan è forte ma Neto respinge in tuffo. E poi arriva il gol dell’Udinese. Su una ripartenza Widmer scappa via e brucia il tempo a Pasqual, cross teso che attraversa tutta la difesa e palla sui piedi di Di Natale, che non sbaglia (35’). Una mazzata per la Fiorentina, che però un minuto dopo protesta per un fallo di Domizzi in area (tocco con il braccio) ma l’arbitro lascia correre. Proteste e rabbia. Però la Fiorentina non si ferma. Macina gioco e palloni. Gonzalo sradica il pallone dai piedi di Di Natale (ci poteva stare il fallo) e mette in movimento Joaquin, che allarga per Vargas. Sinistro potente e palla sotto la traversa (44’). Uno a uno. La Fiorentina respira. Ora è ancora di più dentro questa partita che vale molto. Moltissimo.

L’Udinese fa più fatica. Di Natale nel secondo tempo rimane fuori e la squadra di Montella continua a fare la sua gara. Senza eccessi, sempre viva. E tiene costantemente sotto pressione l’Udinese, che si affida a qualche lancio lungo per provare a sorprendere la difesa viola. Guidolin però sa che può osare e gioca la carta Muriel. Udinese più pimpante, ma la Fiorentina regge, non si disunisce. Entra anche Cuadrado. Partita sempre viva. Fino a quando Muriel (82’) non inventa il gol che riporta avanti l’Udinese e sbriciola la notte viola.

la Repubblica