stampa

Fiorentina, una faccia da straniera: pochissimi italiani

Sempre meno gli italiani in rosa, il confronto dell’era Della Valle realizzato da La Nazione

Redazione VN

A Firenze il sorpasso c’è stato nel 2009, quindici stranieri contro dodici italiani. Il picco delle importazioni si è consolidato nel 2012: venti a sette. Quest’anno la Fiorentina ha in rosa ventisei stranieri e sei italiani, compresi il terzo portiere Lupatelli e Rossi, che però è nato negli Stati Uniti. Montella a Roma ha scelto una squadra formata solo da giocatori nati all’estero, come era già successo due volte nella scorsa stagione: il 24 ottobre in Fiorentina-Pandurii e il 12 gennaio in Torino-Fiorentina. Dov’è allora la novità? Più che una novità si tratta di una conferma, o più probabilmente del raccolto figlio di una scelta aziendale che punta — come dicono gli esperti modulando la pronuncia — sull’internazionalizzazione del brand.

Il marchio viola in Italia ha un bacino d’utenza ben definito e i ricavi anche in prospettiva non aumenteranno in modo decisivo per un salto di qualità a livello di investimenti. Ragionamento evidentemente trasferito nella costruzione della squadra meno provinciale d’Italia: da una parte la spersonalizzazione calcistica di Firenze (che fra tutte è la città che si stima di più, sfiorando il narcisismo), dall’altra il ricorso alle leggi del mercato. Se la media italiana degli stranieri in rosa è del 54 per cento, la Fiorentina raggiunge quota 77 mostrando le stesse inclinazioni a livello giovanile, almeno per quanto riguarda il reclutamento: la società viola ha aperto collaborazioni in Svizzera e Cina, per lo stesso motivo ha inviato negli Stati Uniti l’ex team manager Ripa.

Nel frattempo si è si agganciata al treno di un nuovo campionato all’estero acquistando quote del Pune FC, una delle otto società dell’ISL (Indian Super League). Questa dunque è la filosofia. Una scelta che si inserisce nel trend del campionato, con l’invasione straniera che troppo spesso non corrisponde all’aumento della qualità.

Anche per questo è dispiaciuto — non ci si deve vergognare del sentimentalismo locale — che il giovane Piccini, nato a Firenze e in buona evidenza nel precampionato, sia stato ceduto in prestito in Spagna. In compenso, ritorno dei prestiti esclusi, sono arrivati 10 stranieri. In rosa le nazionalità sono 18: Argentina, Australia, Brasile, Cile, Colombia, Croazia, Egitto, Germania, Inghilterra, Marocco, Montenegro, Perù, Romania, Senegal, Serbia, Slovenia, Spagna, Ucraina. Una scelta che piace ai tifosi viola? Conteranno come al solito i risultati.

La Nazione