Non si vive più di solo tiqui taca. La Fiorentina prova a cambiare pelle per cercare di inserire Supermario Gomez nel suo progetto tattico. C’è molto da lavorare, naturalmente. Ma con Vargas e il debuttante Kurtic arrivano i cross giusti dalle corsie esterne e un ispirato Pizarro garantisce rapidi cambi di gioco. Anche stavolta il bomberone tedesco non riesce a entrare nel tabellino dei marcatori (una palla l’ha buttata dentro però in chiara posizione di fuorigioco), ma la squadra viola a due velocità produce un secco 3-0 contro i francesi del Guingamp. Per la gioia del patron Della Valle che considera l’Europa League il piatto ricco di questa stagione.
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Fiorentina sul velluto, ma Gomez delude ancora
Non si vive più di solo tiqui taca, la Fiorentina prova a cambiare pelle: l’articolo della Gazzetta
Filosofia I primi due gol sono figli di questa nuova filosofia tattica. L’1-0 arriva al 34’ del primo tempo: cross di Kurtic, la difesa va a coprire in massa su Gomez dimenticandosi di Vargas, che di testa batte il portiere Samassa. Il raddoppio, a metà ripresa, è figlio di una geniale verticalizzazione di Pizarro per Cuadrado che controlla e scaraventa di destro in rete. Il 3-0, invece, è un siluro da fuori area di Bernardeschi. Una magia, fuori dagli schemi, del bimbo d’oro di casa viola. Un altro giocatore che si trova a meraviglia quando il pallone arriva velocemente davanti. Ricordiamo che il Guingamp ha giocato in dieci uomini per quasi un’ora a causa dell’espulsione per doppia ammonizione del macchinoso Diallo. Ma la simpatica banda di Gouvernnec non è mai stata in partita.
Equilibrio La Fiorentina europea cancella i piccoli tormenti di avvio di campionato. Montella mescola con giusto equilibrio vecchi e nuovi. Tra quelli che già c’erano incanta Pizarro. Il punto di partenza di tutte le azioni più pericolose. Mentre non è una novità l’argento vivo che accompagna ogni colpo di Cuadrado. JC7 inizia la sua esibizione cercando di beffare il portiere francese con un diabolico pallonetto e finisce realizzando un gran gol. Il talento colombiano conferma di essere sempre più un attaccante, alla faccia di chi (i dirigenti del Barcellona, ad esempio) invece lo immagina come un terzino con vocazione offensiva. Ma indicazioni interessanti arrivano anche dai nuovi. Kurtic sembra che giochi da una vita con la maglia viola; Richards, entrato nella ripresa, è un carrarmato sulla corsia di destra; Tatarusanu è stato bravo a neutralizzare l’unica palla gol francese (un tiro da fuori area di Beauvue); Bernardeschi ha un talento cristallino.
In aiuto Nel finale tutta la Fiorentina (i giocatori, Montella e i 20 mila tifosi) ha cercato di aiutare Gomez a rompere il ghiaccio ma il tedesco non è riuscito a interrompere un digiuno che ormai gli pesa molto nelle gambe e nella testa. Dopo un controllo faticoso Gomez si è anche messo le mani nei capelli. Dispiaciuto per non poter accontentare la sua platea. Ma dalle tribune è partito un coro in suo onore. Un bel modo per aiutarlo a ritrovare il feeling col gol. La Fiorentina che sogna in grande ha bisogno del suo Supermario.
La Gazzetta dello Sport
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