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Fiorentina-Samp, le vie del gol

I tagli di Salah ed Eder, i blocchi di Sinisa, gli schemi per Gomez ricostruiti da Calamai

Redazione VN

Hanno riempito il taccuino di mosse tattiche. Sinisa Mihajlovic e Vincenzo Montella sono perfezionisti nati. Con i loro collaboratori studiano gli avversari in televisione e poi lavorano insieme alla squadra sulle contromosse. Per una volta i tecnici di Fiorentina e Sampdoria si sono dovuti concentrare sullo stesso tema: le tante vie del gol dei rivali. Al Franchi oggi c’è di tutto e di più. La potenza di Gomez, la classe di Eto’o, l’esplosività di Eder e Salah, l’esperienza di Diamanti e Gilardino, la solidità di Okaka, la freschezza di Muriel e Babacar, la freddezza di Bergessio.

SEGNANO TUTTI

E i pericoli non si fermano ai bomber. La Fiorentina ha la difesa più prolifica del campionato (di testa Gonzalo Rodriguez e Basanta sono micidiali) e la Samp, maestra nei blocchi offensivi e difensivi, riesce spesso sui calci piazzati a liberare un giocatore (De Silvestri, ad esempio) per battere a rete.Con queste premesse lo 0-0 sembra un’opzione da cancellare. Ma attenti, Mihajlovic e Montella non sono figli di Zeman. Le loro squadre sono nate per fare gol ma anche disegnate per subirne il meno possibile. La figura chiave del reparto offensivo viola è Salah. ... Ogni volta che i centrocampisti riescono a recuperare palla alti vanno subito a cercare Salah che, partendo largo (quasi sempre dalla sinistra), si inserisce centralmente. E con la palla tra i piedi, in velocità, è micidiale perché resiste bene ai contatti e ha un tiro in corsa potente e preciso. Naturalmente l’altro totem è Gomez. Supermario sta bene. Vuole diventare prima possibile il capocannoniere della squadra (ora il più prolifico è Babacar).

FRECCE

La Samp, invece, ha due frecce spietate in Eto’o ed Eder, due che amano partire larghi ma hanno timing giusto per capire quando è il momento di piombare nell’area avversaria. Uno schema caro a Mihajlovic è quello di portare all’improvviso Soriano tra le linee e di permettergli di giocare faccia alla porta. Da questa posizione è facile servire il taglio degli attaccanti. In particolare, Eder che parte da sinistra. Eto’o, invece, è prezioso nell’uno contro uno e, a volte, sui calci d’angolo: di norma li batte Palombo, la sua è un’opzione che crea scompiglio.

Luca Calamai - La gazzetta dello Sport