Il Corriere Fiorentino analizza i numeri della squadra di Stefano Pioli. I viola hanno vinto appena 8 volte in 25 giornate, meno di tutte le altre squadre che sono nella parte sinistra della classifica e del Bologna che di successi ne ha ottenuti 9.
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Fiorentina, regna l’anonimato: i numeri di una stagione senza sussulti
Pioli ha lo stesso score dell'era Mihajlovic. Pochi gol realizzati e troppi pareggi. I numeri del limbo viola
Manca una vittoria di prestigio, contro le grandi sono arrivati pareggi e sconfitte, mentre l'X Factor resta una sindrome per la quale non si riesce a trovare l'antidoto.
Dopo 25 giornate Pioli ha gli stessi punti (32) e lo stesso score (8 vittorie, 8 pareggi, 9 ko) del primo Mihajlovic, figlio anche di un 2018 con appena una vittoria e di un girone di ritorno nel quale ha ottenuto la miseria di cinque punti.
Le lacune principali sono due. Prima di tutto la difficoltà a far gol (34 reti all'attivo). L'attacco viola è l'undicesimo della Serie A e il centravanti non segna in trasferta da un girone intero: era il primo ottobre quando Simeone faceva gol al Chievo. L'ultima sua rete, poi, è datata 5 gennaio, giorno della gara con l'Inter. In difesa il colpo di testa di Petagna ha ribadito gli scricchiolii sui calci piazzati (12 gol subiti) e la difficoltà generale nel mantenere il vantaggio: dall'inizio del campionato i viola hanno già subìto 6 rimanete e spesso a cavallo dei due tempi (5 gol presi alla fine del primo e altri 8 nel quarto d'ora iniziale della ripresa).
Qualche alibi, però, c'è. Domenica l'età media della Fiorentina era di 24 anni che scende a 21 nel tridente d'attacco. Il grigiore, però, resta. I viola non eccellono in niente, se non nella corsa (è seconda dietro all'Inter), nei contrasti e nei tiri tentati (344, peggio solo di Napoli e Roma) che, però, finiscono spesso in curva. Il resto è insulso: non c'è un gigliato tra i primi 15 bomber del campionato e neppure tra i primi 15 assist-men di Serie A. Il possesso pallo (media del 52%) è in rialzo rispetto alle prime partite, ma resta l'ottavo di Serie A, ma a pesare resta soprattutto la scarsa precisione al tiro che fa della Fiorentina la peggior squadra in rapporti tra le conclusioni effettuate e i gol realizzati: i tiri sballati di Simeone, Gil Dias e Falcinelli contro l'Atalanta hanno soltanto ribadito il malaugurato primato. E così la Fiorentina è a meno otto rispetto allo scorso anno (nessuno in Serie A ha fatto peggio), mentre Pioli in confronto al girone d'andata ha fatto due punti in meno. Avanti di questo passo (la media punti è 1,28 a partita), i viola chiuderebbe il campionato con meno di 50 punti, peggio anche del primo Mihajlovic e meglio soltanto delle due stagioni nelle quali la Fiorentina dei Della Valle ha rischiato la B.
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