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Fiorentina: parte l’assalto al Lech, ma è meglio coprirsi dietro

La squadra che scenderà in campo dovrà pressare altissima

Redazione VN

La coperta è corta, ma non ditelo a Sousa. Risponderebbe con estrema tranquillità – almeno in sala stampa –, spiegando che lui a queste cose non pensa. E’ troppo concentrato su come far funzionare la Fiorentina con quello che il mercato, e la sorte, gli ha dato. Sorte, perché gli infortuni hanno colpito duro proprio il reparto con minori effettivi, togliendo a turno alcuni protagonisti e accorciando di fatto le possibili alternative. Prima conseguenza il cambio di modulo con il passaggio dalla difesa a quattro a uno schieramento a tre, facendo anche arretrare a turno sulla linea dei difensori l’esterno di centrocampo della fascia occupata dalla palla. Non ci sarebbe da vergognarsi, anzi, dopo aver visto la Roma di Garcia difendere con sei uomini in linea davanti a Szczesny.

Da una opzione, la difesa a tre è diventata una necessità, proprio per non dover costringere qualche centrocampista a fare in difensore aggiunto, pur non avendo le caratteristiche adatte. Si era addirittura parlato di un Mario Suarez da usare come centrale di difesa o di Alonso. Ma togliere lo spagnolo dal suo ruolo naturale sarebbe stato un autogol vero e proprio, considerato lo straordinario momento di forma che il numero 28 viola stava attraversando prima dell’infortunio.

Dicevamo di contrattempi fisici. Alonso è quello che ha pagato il tributo maggiore, considerato che solo in Polonia tornerà tra gli uomini a disposizione, dopo l’ultima apparizione in campionato nella trasferta di Napoli. Poi il problema ai flessori, finalmente risolto. Come quello di Astori. Un affaticamento muscolare (senza lesione) alla coscia più leggero rispetto ad Alonso, ma comunque fastidioso e che non doveva essere sottovalutato. L’ex Cagliari tornerà al suo posto, a sinistra di Gonzalo nella difesa a tre, mentre Roncaglia è destinato a piazzarsi, invece, sulla corsia di destra.

Roncaglia, appunto. Cera qualche punto interrogativo anche sulle sue condizioni per un problema muscolare, ma l’argentino è stato inserito nella rosa dei convocati e non solo in quella di Paulo Sousa per l’Europa League. Il ‘torito’ c’è anche nella lista di Tata Martino. Il ct dell’Argentina lo ha convocato per la doppia sfida di qualificazione che vedrà i sudamericani affrontare il 12 novembre il Brasile e il 17 la Colombia. Purtroppo non ci sarà Gonzalo che non è stato chiamato.

Tornando alla Fiorentina e alla difesa, anche capitan Pasqual è abile e arruolato: all’occorrenza potrebbe essere impiegato sulla linea dei difensori, magari nel 4-2-3-1 che resta comunque lo schema di riferimento di Sousa, anche se il portoghese non è un radicale della panchina. In questa ottica, come quarto di sinistra potrebbe anche esserci Alonso, mentre Tomovic cursore di destra. Tutto questo, naturalmente, aspettando con il sarto Pradè possa trovare la stoffa adatta per allungare la famosa coperta che comunque è stata sufficiente fino ad ora per tenere al caldo e inattivo Tatarusanu, battuto solo 9 volte.

La Nazione