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Fiorentina-Palermo, il vero ‘derby’ del Duemila

Dalla B alla A, quante sfide emozionanti contro i rosanero

Redazione VN

La partita più importante dalla Fiorentina contro il Palermo non è stata giocata in serie A, ma in B, otto anni fa. Altro che l'esultanza smodata di Guidolin, il gol utilissimo di Jorgensen o le prodezze di Amauri vestito di rosanero. In quella serata di marzo la squadra di Mondonico si giocava quasi tutto: aveva cominciato da un mese la rincorsa a un posto per i play-off e il Palermo con Corini, Zauli e soprattutto Toni sembrava davvero di un'altra categoria. L'allenatore era già Guidolin, subentrato a Baldini, e dopo una ventina di minuti i siciliani erano già in vantaggio con un gol manco a farlo apposta di Toni. Ci voleva il cuore, un grande cuore, per ribaltare una gara così e non fu un caso che il pareggio portasse la firma di Di Livio, capitano coraggioso. Ma anche il punto serviva a poco e niente, perché il diretto concorrente, Piacenza, volava in classifica e dunque ci voleva l'evento inatteso, che arrivò puntuale nel recupero: uscita folle del portiere Berti (grande tifoso viola...) e rete salva-tutto di Vryzas. Certo, poi negli anni il Palermo si è preso la rivincita tante di quelle volte da diventare una delle squadra che ha dato negli ultimi anni più dispiaceri al Franchi. L'ultimo nella scorsa stagione, con Delio Rossi in panchina, complici le reti bellissime di Pastore e Ilicic e la beffa del rigore sbagliato da Ljajic e reclamato invano da Gilardino, che lo avrebbe voluto battere a tutti i costi.

David Guetta - Corriere Fiorentino