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Fiorentina, ora serve l’appoggio di tutta la città

Comunque vada sarà un successo. L’effetto-Fiorentina piomba sulla volata Champions. In dieci mesi la famiglia Della Valle ha ridisegnato un modello vincente. Il punto di partenza è stata la scelta …

Redazione VN

Comunque vada sarà un successo. L'effetto-Fiorentina piomba sulla volata Champions. In dieci mesi la famiglia Della Valle ha ridisegnato un modello vincente. Il punto di partenza è stata la scelta di Montella, il Guardiola italiano. Un allenatore che insegna calcio di qualità e che ha dimostrato a tutti che si possono ottenere risultati importanti anche imboccando strade coraggiose. Quante squadre di serie A, a esempio, propongono un centrocampo senza incontristi?

Ma intorno a questo percorso tecnico intrigante è cresciuto di pari passo tutto il progetto Fiorentina. Basta pensare alla rivalutazione del parco giocatori e alla crescita delle presenze allo stadio. Risultati in controtendenza guardando ai numeri del calcio italiano. E non è tutto. Sabato il presidente operativo Mario Cognigni presenterà agli azionisti il bilancio al 31 dicembre 2012. Dati positivi (l'utile dovrebbe aggirarsi intorno ai tre milioni grazie alle plusvalenze di mercato legate alle cessioni di Gilardino e Nastasic) che acquistano ancora maggior valore perché la Fiorentina si è già sintonizzata con quelli che sono i dettami del fair-play finanziario voluto da Michel Platini. Perché è comunque l'Europa il punto d'approdo della nuova sfida viola.

Questo salto nel futuro porta a galla uno scenario che la famiglia Della Valle consegna alla città. Per crescere ancora i ricavi sportivi da soli non bastano più, è necessario pianificare nuove forme di investimento. Firenze vuole aiutare la Fiorentina a creare una nuova casa che garantisca fonti di guadagno indispensabili per avvicinare le realtà metropolitane? Lo stadio da solo produce briciole. E questo lo sanno Diego e Andrea Della Valle e lo sa benissimo anche il vulcanico sindaco Matteo Renzi. A fine campionato il progetto cittadella prenderà finalmente corpo e sarà una «partita» delicata perché dovrà essere stabilito cosa inserire nell'area Mercafir. Arrivarci con i preliminari di Champions in tasca sarebbe un trionfo ma anche l'Europa League potrebbe esser un buon punto di partenza. Piano A e piano B: la Fiorentina li corteggia senza ansie particolari. Un piccolo vantaggio psicologico nel testa a testa contro il Milan.

Luca Calamai - La Gazzetta dello Sport