Vince il Celta Vigo, più avanti nella preparazione e ampiamente nel concetto di squadra, mentre la Fiorentina - scrive La Nazione - continua la fase di recupero dei titolari adattando interpreti parziali al nuovo sistema di gioco. E’ come se Sousa cercasse la completezza accontentandosi dei surrogati, meglio ora che poi, certo, resta però il secondo ko in 48 ore e questo certo non può fare piacere. Quasi quindicimila persone danno fiducia alla Fiorentina e la notizia sembra in linea con il numero degli abbonati (più di 12mila): manca un mese alla fine del mercato e Firenze sta facendo la sua parte. Perché è evidente il cartello dei lavori in corso.
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Fiorentina ko, lavori in corso
Vince il Celta Vigo, più avanti nella preparazione e nel concetto di squadra
La Fiorentina innesca un 4-3-3 senza esterni di ruolo (Ilicic e Zarate si adattano a strappi) e comincia con baby Chiesa mezz’ala sinistra. Esperimenti sparsi in attesa del recupero di Badelj (e dell’arrivo di un altro centrocampista). Borja fa il regista basso e il Celta trova poca resistenza quando affonda, soprattutto dalla parte di Chiesino che molto corre ma è in scarsa confidenza con il ruolo, soprattutto in copertura. Gli spagnoli sono stati la squadra rivelazione della scorsa Liga e anche senza Nolito passato al City confermano lo spessore di squadra tosta. Sembrano più avanti nella preparazione rispetto alla Fiorentina, di sicuro affrontano i contrasti e coprono gli spazi con più vigore. Ritmo basso, giro palla modesto. Le fasce funzionano il giusto e nel mezzo il Celta ha più muscoli. Una volta salva Lezzerini su Aspas, la seconda volta un assist lungo di Roncaglia taglia i neuroni della difesa viola e Bongonda brucia Tomovic in scivolata
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