La Repubblica di oggi prende in esame l'aspetto econocmico del mercato della Fiorentina, quanto mai aderente ai principi del fair play finanziario. Il lavoro svolto da Pradè e Macia è sotto gli occhi di tutti: diciotto acquisti, diciassette cessioni, per una squadra senza dubbio più forte rispetto a quella dell’anno scorso. Una campagna acquisti bella e intelligente, visto che si è chiusa con un attivo vicino ai dieci milioni di euro.
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Fiorentina, il fair play finanziario è qui
Ridotto il monte ingaggi: 47 mln compreso dirigenti e staff (COMMENTA)
Ma il discorso si concentra soprattutto sul monte ingaggi, che ammonta a (circa) quaranta milioni. Lordi, s’intende. Un ottimo risultato, se si pensa che lo scorso anno si sfioravano i quarantatré. In sostanza, Daniele Pradè ed Edoardo Macia, hanno ridotto il monte ingaggi di un paio di milioni abbondanti. Per arrivare alla perfezione - si legge nell'articolo - qualcosa andrebbe ulteriormente limato perché il fair play finanziario impone alla Fiorentina un monte stipendi complessivo non superiore ai 40 milioni. Ad oggi invece, contando anche i dirigenti e lo staff tecnico, il «costo del lavoro» è pari a 47 milioni. Eppure, anche in questo caso, il lavoro di quest’estate è da considerarsi positivo. Un anno fa infatti, il totale sfiorava i 52 milioni di euro.
Il dettaglio degli stipendi dei giocatori porta alla luce gli stessi dati da noi riportati qualche giorno fa: LEGGI TUTTO.
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