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Fiorentina-Empoli, la Toscana in vetrina

La forza dei viola e i rischi del match

Redazione VN

La Fiorentina riparte da quattro vittorie consecutive (compresa la coppa) e si trova bene nel superattico della classifica, logico che il derby contro l’Empoli sia considerato anche un derby a distanza con l’Inter che stasera incrocerà il Frosinone. Sousa sa che l’Empoli gioca con intensità e in buona parte con il calcio a memoria innescato da Sarri. In più ha Saponara che può fare la differenza, eccome, impreziosendo il tessuto della squadra. La Fiorentina ha abbondanza e questa volta sarà ancora più difficile individuare la formazione, avendo Sousa l’abitudine di comunicarla agli stessi giocatori solo poco prima della partita; resta il fatto che solo Blaszscykowki è out e che le opzioni in attacco sono davvero tante. Un po’ meno sulle fasce, dove Bernardeschi sembra favorito su Gilberto (o Rebic), pur non essendo quello dell’esterno esattamente il suo ruolo. Ma nella Fiorentina tutti si adeguano alle esigenze del nuovo gioco, in attesa del mercato di gennaio che potrà offrire più ricchezza nei ricambi. Potrebbe tornare dal primo minuto Alonso sulla fascia opposta, mentre in attacco Kalinic è favorito su Babacar.

Rossi si gioca una maglia con Ilicic e Sousa fa anche qualche calcolo di convenienza pensando che giovedì prossimo la Fiorentina si giocherà a Basilea il primo posto nel gironcino di Europa League. Un avversario alla volta, quello di oggi viene atteso con molta prudenza: «Voglio continuare a vedere la Fiorentina che è arrivata fin qui – dice Sousa – sapendo che non siamo imbattibili, ogni avversario può crearci difficoltà e so bene quanto valga l’Empoli. Io e Giampaolo siamo due allenatori che hanno interpreti che si vogliono divertire facendo calcio. Per quanto ci riguarda dovremo essere super concentrati sui nostri principi di gioco». Visto che finora non è andata malissimo, è un buon motivo per crederci.

La Nazione