Gol, dribbling e spensieratezza. C’erano una volta la Fiorentina Olè che sfiorò la Champions e il Sassuolo sbarazzino costruito nel mito zemaniano capace di far arrivare la provincia fino in coppa Uefa. Appena pochi mesi fa - scrive il Corriere Fiorentino - i viola vincevano a Monchengladbach e gli emiliani, da debuttanti, si prendevano la soddisfazione di battere squadre storiche come Stella Rossa e Athletic Bilbao. Fiorentina e Sassuolo insomma erano diventati due modelli da imitare: i viola per la qualità del gioco e la continuità di risultati in Europa (ancora adesso sono il terzo club italiano nel ranking Uefa), il Sassuolo per la capacità di imporsi nonostante un bacino d’utenza a dir poco limitato.
stampa
Fiorentina e Sassuolo: un passo indietro per due
La Fiorentina non vince da più di un mese, il Sassuolo rischia la B. Dall'Europa con Montella e Di Francesco alla parte destra della classifica: com'è dura far partire un nuovo ciclo
Un tempo belle e applaudite, oggi però sono entrambe confinate nella parte destra della classifica, dodicesima (con 18 punti) la squadra di Pioli, in piena zona retrocessione (con 11) quella di Iachini. Colpa della difficoltà comune di mettersi alle spalle un ciclo d’oro, fatto di gioco e talento, giovani da lanciare e (nel caso viola) campioni da comprare. Tutto nacque con in panchina i due amici per la pelle Vincenzo Montella ed Eusebio Di Francesco: il primo, con Jovetic, Cuadrado, Pepito e tutti gli altri riuscì a far sognare i fiorentini come ai tempi di Prandelli, grazie alla rivoluzione voluta da Pradè e Macia e a un monte ingaggi alzato fino ai 70 milioni (il picco ci fu dopo l’ingaggio di Gomez).
Le polemiche a distanza tra il club e l’ambizioso Aeroplanino, i buchi di bilancio e la necessità di tornare all’autofinanziamento (anche per le lungaggini del progetto stadio) hanno fatto cambiare rotta, tanto che anche l’interregno Sousa — seppure con quei quattro mesi da applausi con la squadra addirittura prima in classifica — non ha saputo nascondere la regressione. Da qui, lo scivolamento in classifica e, soprattutto, la freddezza tra la proprietà e tifoseria che da una parte ha messo i bastoni tra le ruote di Pioli e dall’altra ha portato al famoso comunicato «La Fiorentina è in vendita».
http://www.violanews.com/stampa/la-nazione-fiorentina-si-lavora-sul-mercato-idea-anderson-e-spunta-un-altro-baba/
http://www.violanews.com/calciomercato/la-fiorentina-cerca-rinforzi-a-centrocampo-ecco-i-nomi/
© RIPRODUZIONE RISERVATA