La partita sarà lunga, e per niente scontata. E' quella legata alla futura assegnazione dei diritti televisivi per il triennio 2015-2018, l’alleanza quella tra Fiorentina, Juventus e altre cinque società (Inter, Roma, Sampdoria, Sassuolo, Verona mentre il Napoli di De Laurentiis si mantiene in bilico). Fronte, quest’ultimo, opposto all’asse capitanato principalmente da Milan e Lazio. Viola e bianconeri, dunque, paradossalmente a braccetto. Strano a dirsi, ancor di più nella settimana che porterà le squadre di Montella e Conte ad affrontarsi al “Franchi”, eppure oggi Fiorentina e Juve si trovano su posizioni simili in merito al futuro televisivo del calcio italiano, tanto da ritrovarsi presto a prendere nuove decisioni. La lettera inviata a fine agosto dalle sette società cosiddette “ribelli”, nella quale si chiedeva un’approfondita analisi del mercato nonché la valutazione dell’ingresso di nuovi interlocutori (come nel caso di Al Jazeera all’interno del duopolio Sky-Mediaset, seppure il canale di Murdoch abbia richiesto l’esclusiva) ha infatti ricevuto una risposta particolarmente diretta nell’assemblea di lunedì scorso. Infront, l’advisor di cui sopra, ha infatti proposto un piano da circa 5,49 miliardi non più su base triennale, ma con scadenza a sei anni, rilanciando in pratica il proprio ruolo di primo piano. (...) Una partita, al di là di quella in programma domenica prossima, nella quale non ci sarebbe da stupirsi troppo se, alla fine, le due eterne rivali decidessero di proseguire la battaglia fianco a fianco.
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Fiorentina e Juve, nemici a braccetto sui diritti tv
La partita sarà lunga, e per niente scontata. E’ quella legata alla futura assegnazione dei diritti televisivi per il triennio 2015-2018, l’alleanza quella tra Fiorentina, Juventus e altre cinque società …
La Nazione
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