Fiona May, come vive la vigilia della partita?
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Fiona May: “All’inizio è meglio il catenaccio Quando saranno stanchi li colpiremo”
Fiona May, come vive la vigilia della partita? «Con grande tranquillità. La partita si vive mentre viene giocata. Per ora non voglio pensarci». Ha il ricordo di una Fiorentina-Juve particolare? …
«Con grande tranquillità. La partita si vive mentre viene giocata. Per ora non voglio pensarci».
Ha il ricordo di una Fiorentina-Juve particolare?
«Quando abbiamo vinto 4-2, in rimonta. Ero allo stadio con tanti amici che dicevano basta, è finita. E io dicevo invece aspetta aspetta, e ho avuto ragione! Il calcio è bello proprio per questo, perché fino all'ultimo non puoi dire cosa sarà».
Come vive la rivalità con la squadra di Torino?
«Ho qualche amico a Torino, ma la rivalità non mi tocca più di tanto. Mio marito mi ha spiegato le ragioni storiche alla base ma mi è sempre sembrato un fenomeno un po' esagerato».
Alba Parietti sostiene che la sfida è sentita dai toscani più che dai torinesi. È vero?
«Come ho detto, ho qualche amico a Torino che si è già fatto vivo dicendo o scrivendomi Forza Juve. Ma sono amici dell'ambiente sportivo e quindi hanno un'altra mentalità. Hanno un approccio diverso dal tifoso comune».
Quali potrebbero essere i giocatori decisivi?
«Non voglio scendere nel dettaglio tecnico. Vedo questa Juve molto pericolosa, mentre la Fiorentina è un po' in crisi. Ci sono state le due vittorie con Cagliari e Verona, d'accordo, ma qui si tratta di un avversario molto più ostico».
In caso di vittoria, come festeggerà?
«Oh, chiamerò tutti i miei amici e faremo una grande festa, bambini compresi».
Nei panni di Montella sceglierebbe un atteggiamento più difensivo o più aggressivo?
«La Juve ha degli attaccanti molto forti e scegliere una strategia d'attacco ci esporrebbe a grandi pericoli. Una volta incassato il gol, tutto diventerebbe difficile per non dire impossibile. No, io consiglierei una strategia molto attenta in difesa, almeno all'inizio, per studiare la situazione. Poi mi regolerei a seconda di come dovessero reagire loro, se ti accorgi che sono stanchi e nervosi potrebbe essere il momento di lanciarsi in avanti. Ma in ogni caso, ripeto, sarà molto dura».
La Nazione
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