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Ferrara scrive: “Uno strano sapore di un film già visto”

In questa domenica ventosa nessuno può tirarsi fuori e distribuire colpe in giro: ci sono dentro tutti, e questo non è un giudizio sommario. L'articolo sulle colonne de' La Repubblica

Redazione VN

Quando gli altri mettono in campo la dignità del condannato, tu non puoi rilassarti, immaginare una passeggiata o pensare che quello che hai fatto fino ad oggi ti serva a qualcosa. No. Tu devi avere più cuore e orgoglio del tuo avversario, perché altrimenti accade quello che è accaduto ieri al Franchi: una squadra già retrocessa se ne va via con un punto, e tu adesso guardi la classifica e inizi a temere che tutti i tuoi fantastici sogni siano destinati a perdersi nel vento freddo. Perché queste sono partite in cui puoi solo farti male da solo, e questo la Fiorentina ha fatto, partendo con una formazione strana e proseguendo con la peggiore partita della stagione: svogliatezza, imprecisione, stanchezza poco comprensibile e testa chissà dove. C’è amarezza. Questo è evidente. E anche un po’ di rabbia.

In questi casi molti partono a caccia di un colpevole. Ma in questo caso è un po’ come sparare sulla Croce rossa, perché dalle facce del dopo partita si è capito che la confusione è ancora in circolo: dalla “tristezza” di Sousa a Pradè che parla della sciatica cronica di Benalouane, la prima impressione è quella di un film già visto: prima i sogni e gli applausi, poi la malinconia. Niente di nuovo, se non che in questa domenica ventosa nessuno può tirarsi fuori e distribuire colpe in giro: ci sono dentro tutti, e questo non è un giudizio sommario, ci mancherebbe, ma solo il miglior modo per provare a compattarsi e reagire subito, perché la battaglia non è ancora finita, nonostante una partita buttata via e una classifica che inizia a guardarti storto. (...)

L'articolo integrale di Benedetto Ferrara in edicola con La Repubblica

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