Così Benedetto Ferrara oggi sull'edizione fiorentina di Repubblica. Kalinic, un inizio folgorante e un presente triste in maglia rossonera:
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Ferrara scrive: “Ti ricordi Kalinic? Dai gol al nulla, la triste eclissi dell’ex bomber”
Al Milan si è smarrito, le sirene della Cina che tornano prepotenti: così si è perso Nikola Kalinic
Vi ricordate a Milano? Che bomber, Nikola il freddo. Lui che la sbatteva dentro in continuazione e tutti con gli occhi sgranati a soffiare: e quello chi è? Beh, quello era Nikola Kalinic, attaccante made in Croazia, suggestione emozionale di Paulino Sousa, anche lui in quei giorni su tutte le prime pagine con la Fiorentina super che lottava per il primo posto prima dello stop imposto dalla società. Altri tempi, vero. Anche perché poi si è depresso Paulino, e Nikola con lui. Da bomber vero a figurante. E tutti a chiedersi? Che fine ha fatto quello che incantava San Siro e stordiva l’Inter con leggera autorevolezza? Mah. Comunque era stato un bel colpo, il croato arrivato dal Dnipro. Paulino lo conosceva bene e si occupò di convincerlo. Non che ci volesse molto. Nikola aveva fallito in Inghilterra, alla sua prima vera occasione. L’Ucraina era stata un mediamente lussuoso ripiego. Ma Firenze era il top: una città meravigliosa, la possibilità di fare un paio di stagioni in viola prima di volare in un top club. Motivato e in formissima, dato che in Ucraina la stagione era già iniziata da un pezzo, Kalinic irruppe nel campionato italiano dandogli una straordinaria botta di vita. Quattro mesi da urlo: gol su gol e Firenze che quasi non ci credeva. Noi primi in classifica? No, dai, incredibile. Lui e Paulo due personaggi da raccontare: l’infanzia, la carriera, l’ambizione. Poi tutto si affloscia, ed è anche poco simpatico ricordare ora perché.
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