E dai Paulino, facci vedere un po’ di futuro. Perché se Diego il tifoso non si diverte a mantenere la Fiorentina, nemmeno i tifosi si divertono molto a vederla giocare. Dai, il momento è arrivato: ultima di campionato, in palio non c’è niente se non la voglia di fuggire al mare, l’avversario è il Pescara e allora forse Sousa manderà finalmente in campo il giovane Hagi. E se lo fa compie un gesto carino nei confronti dei tifosi, quelli che nel frattempo hanno visto Milic alla Giggs, Sanchez alla Tomovic e Bernardeschi alla Comotto. (...)
stampa
Ferrara scrive: “Stavolta tocca a Hagi, l’altro figlio di papà lanciato da Sousa”
Dopo Chiesa alla prima giornata contro la Juve, nell'ultima sogna un posto da titolare il romeno
Non solo Chiesa: la Primavera è piena di figli d’arte. Baroni, Sottil e Hagi, appunto, fantasista figlio del vero Re di Romania, quel dieci che ogni tanto spuntava a un mondiale o a un Europeo a fare il fenomeno. Anche Ianis è un dieci naturale. Cambio di passo, dribbling, lancio, punizioni quasi degne di quella di papà Gheorghe. Il ragazzino usa tutti e due i piedi e sono in tanti a valutare il giocatore come talento fuori dalla norma, anche se alla fine Ianis il campo lo ha visto dalla panchina: troppo forte per la Primavera, troppo acerbo (secondo Sousa, evidentemente), per la serie A.
Di sicuro colpi e personalità ci sono. Dal punto di vista fisico c’è ancora da lavorare, ma dargli un’altra possibilità è il minimo che si possa fare. Corvino ne sarebbe felice, Hagi senior neanche a dirlo e i tifosi avrebbero un buon motivo per seguire una partita sostanzialmente inutile. Ci sta che la prossima stagione il giovane Hagi (classe ‘98) vada a farsi un po’ di esperienza altrove. La bella notizia è che lui non ha mai snobbato la Primavera, nonostante le promesse di serie A. Insomma, ci sono i piedi. Ma anche il cervello, evidentemente.
L'articolo integrale di Benedetto Ferrara in edicola con La Repubblica
© RIPRODUZIONE RISERVATA