Era il 13 luglio del 2001, e i garofani piovevano dal cielo. Nell’afa violenta Firenze bailava la portuguesa, le lacrime della Maratona e quelle di Manuel Rui Costa scorrevano insieme in un lungo fiume che trascinava tutti lontano dalla felicità. Una giornata senza un sorriso, un addio sudato e malinconico che Firenze non ha mai dimenticato. Adesso, quindici anni dopo, il cuore torna a battere forte all’improvviso, quel pezzo di Carlos Santana soffia nell’aria intrisa di pioggia e quel nome torna a danzare tra le parole della gente. Rui Costa, sì. Per ora un bel pensiero. Cioè, una trattativa. Difficile, ancora tutta da decifrare (...). E adesso, all’improvviso, Rui Costa torna a combattere con un dubbio che vale una scelta di vita, perchè solo la Fiorentina e solo l’idea di tornare nella città che per sette ann gli ha donato il cuore potevano portarlo davanti a un bivio.
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Ferrara scrive: “Rui, un mito per ripartire ma i tifosi portoghesi lo frenano”
E adesso, all’improvviso, Rui Costa torna a combattere con un dubbio che vale una scelta di vita. L'ex campione si trova davanti a un bivio...
L'articolo di Benedetto Ferrara all'interno di Repubblica oggi in edicola
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