La Fiorentina travolge gli avversari e allaga i cuori della sua gente. Prima in classifica, ok. Ma più forte di ogni previsione, immaginazione, più forte pure di un sogno. Questa squadra ti colpisce nel profondo e inizia a convertire con le sue buone azioni anche chi non ci credeva. Bella, intensa, convinta e padrona: la Fiorentina esce dal campo della ragione e vibra grande calcio nel cielo della fantasia. Vincere in casa della Samp ci poteva anche stare, nel cuore di un ottimista innamorato fradicio. Ma vincere così è come quando torni a casa nel giorno del tuo compleanno e trovi una festa a sorpresa tutta per te. E allora sgrani gli occhi e non ti sembra possibile. No no, invece è tutto vero.
stampa
Ferrara scrive: “Più sicuri e concreti, così Sousa ha cambiato marcia”
Dietro al primato in classifica e al gioco esaltante: le mosse e la psicologica del tecnico portoghese
Sampdoria azzerata e con lei tutti quelli che ti trattavano come un capo arrogante tratta un sottoposto con contratto a tempo determinato. Come dire: ci sei ma non sarai più. Considerati fortunato a stare qui, giusto il tempo per goderti le due lire di gloria che ti diamo. La cosa incredibile non è solo essere arrivati in testa. Ma esserci tornati, e poi aver tenuto duro in una domenica che ti mandava sul campo dopo le tue avversarie. Inter, Roma, Napoli: tutte uscite dalle loro sfide con i tre punti. E tu sei a Marassi, dove non ha vinto ancora nessuno. Ammettetelo: mantenere la stessa padronanza del gioco non deve essere semplice. Tu conosci la Fiorentina e sai che ha un’anima.
Sai che ha sempre reagito, che è capace di tutto. Di tutto, sì, ma non fino a quel punto. Quel tutto nella tua memoria storica ha un limite. È come quando guardi la classifica e godi come un muflone turco nella stagione degli amori, poi ti togli il sorriso di dosso perché già vedi errori arbitrali mirati e la solita sfiga che ti perseguita da quando eri bambino a rovinare tutto. Beh, quel retropensiero fa parte del tuo Dna, ma anche tu senti che questa squadra è un’altra cosa e che hai voglia di colorare di viola tutti i tuoi pensieri. Non sai come finirà, ma sai che questa è una storia diversa perché la squadra lo è. O comunque lo sembra.
(...)
L'articolo integrale di Benedetto Ferrara in edicola con La Repubblica
© RIPRODUZIONE RISERVATA