A seguire un estratto del commento di Benedetto Ferrara su Basilea-Fiorentina per Repubblica.
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Ferrara scrive: “Peccato per l’occasione perduta ma il pareggio è comunque buono”
Ferrara analizza il pareggio della Fiorentina
La Fiorentina ha volontà e gioco. Sembra un serata perfetta. Ma la storia di questa partita è speciale. Non hai il tempo di pensare che è tutto fatto, e ti si mette contro la follia di Facundo, quello che tre anni fa era riuscito a diventare un idolo da social in un pugno di partite. Sguardo da duro e tacchetti feroci. E anche momenti di follia, però. Già all’andata (giocata in dieci pure quella per un rosso preso da Gonzalo) l’argentino aveva rischiato parecchio, con una reazione nel primo tempo non vista dall’arbitro. Questa volta ecco una sbracciata mirata e inspiegabile. Il tutto mentre la partita è in discesa, una discesa ripida, tra l’altro. La Fiorentina è agile e letale. Come quella di Marassi, quasi. Ma Facundo è imprevedibile. E infatti tutto diventa più difficile. Un’ora da giocare in dieci. E poi la Fiorentina, oltre a Roncaglia, ha un altro ostacolo da superare: l’arbitro. Un arbitro che lascia giocare. E picchiare, soprattutto. Troppo. Ne sa qualcosa Kalinic, che prende le botte dall’inizio alla fine. Viene da chiedersi come avrebbe reagito se avesse avuto il self control di Roncaglia. Per fortuna lui ha testa, oltre che piedi (...).
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