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Ferrara scrive: “Nelle mani di Corvino”

Giocatori che rifiutano, tagli agli ingaggi, il tecnico preoccupato e in mezzo il dg e la sua missione. Intanto Jesé sfuma e spunta Gil Dias

Redazione VN

Lo ha richiamato Cognigni per resettare tutto. La Fiorentina di Macìa e Pradè andava cancellata, anche perché, facendo due calcoli, vendendo i migliori si poteva tirare su un bel po’ di soldi. Kalinic, Alonso, Borja Valero, Vecino: una vera cuccagna. Mettici anche Bernardeschi, ragazzo cresciuto in casa, e le tasche si riempiono di quattrini. E così il vecchio Corvino di nero vestito ha ripreso possesso del suo vecchio ufficio, ha ritirato fuori l’enorme gigantografia col suo ritratto, l’immagine di Padre Pio, ha asfaltato il passato prossimo e organizzato la sua missione: prima incassare e poi ricostruire. Niente di facile, però. (...)

Non resta allora che affidarsi a Mendes, il padrone del calcio portoghese e di mezzo calcio europeo. Il numero uno della Gestifute ha un rapporto stretto con Fali Ramadani e quindi con Carlos Freitas. Il procuratore di Ronaldo ha tra i suoi giocatori il ragazzo che fa al caso della Fiorentina: si chiama Gil Dias, ha vent’anni ed è un esterno d’attacco mancino per potrebbe far comodo a Pioli, che per la verità aveva chiesto a Cognigni se per favore poteva avere in tempi brevi qualche giocatore già pronto per la serie A. (...) Corvino ha respirato un po’ con Benassi e così accadrà anche con Simeone, scommessa che ci sta tutta, vista la garra dell’argentino, uno che se tutto fila liscio può entrare alla svelta nel cuore infreddolito dei tifosi. Il suo arrivo sarà annunciato a ore, a San Siro dovrebbe giocare lui. E Kalinic andrà al Milan. Il Cholito alla fine costerà più o meno 18 milioni, più del suo valore reale. Ma quando hai le tasche piene è normale che tutto costi di più. (...)

L'articolo completo di Benedetto Ferrara in edicola con La Repubblica

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