Da ieri a domani, senza passare dal via. E il via sarebbe il presente, qui dove latitano le emozioni e abbondano le incertezze. Così va la vita del tifoso viola, travolto da ricordi che profumano di sentimento vero e di plastici che scavalcano Blade Runner e ti raccontano il mondo oltre il 2020, una mappa fatta di piste ciclabili, parking, wireless e family lounge. Volevate emozioni? Eccole. Ma non cercatele in un dribbling di Cristoforo, date uno sguardo indietro e vi verranno i brividi, perché il passato, come noto, è un meraviglioso archivio emozionale. Il che fa pure un po’ di malinconia, ma quella poi passa guardando il nuovo stadio in tutto il suo splendore. Sì, dai. È così. Oddio, forse meglio aspettare novità e nuove certezze.
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Ferrara scrive: “Nel limbo Fiorentina, tra nostalgia, speranze e ripartenze low cost”
Il pensiero di giornata della firma de La Repubblica
Comunque la settimana che porta a Fiorentina-Cagliari, sfida fondamentale come il disco di esordio di Paola e Chiara, è iniziata con un selfie d’autore: protagonisti Giancarlo Antognoni, sua moglie Rita e un epocale Vittorio Cecchi Gori biondo platino che nemmeno Billy Idol quando cantava Flash for fantasy. Un segnale di pace col passato, quel passato fatto di vittorie e di trofei, quei giorni esaltati da Gabriel Omar e dagli altri e finito come nessuno avrebbe mai osato immaginare. Le lacrime e il buio. Sarebbe stato spettacolare rivedere oggi Vittorione salire sulla balaustra come nei giorni migliori. Ma quel selfie e una targa della Fiorentina che vale una stretta di mano tra il presente e quei giorni speciali può bastare. (...)
Comunque se volete rifarvi gli occhi c’è sempre il futuro. E, come spesso accade, il nuovo stadio e il progettone divide tifosi tra ottimisti e il loro contrario. Certo, raccontato come è stato raccontato è tutto meraviglioso. E, comunque sia, i protagonisti si sono impegnati ufficialmente. E questo contava. Poi si vedrà. Nel frattempo c’è da riorganizzare il presente e una ripartenza low cost con magari qualche idea intelligente. Perché negli ultimi mercati la Fiorentina di soldi ne ha spesi. Pochi, ok. Male, soprattutto.
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