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Ferrara scrive: “Lo smantellamento viola tra affari, striscioni e vendette”

Un estratto dell'articolo che troviamo su La Repubblica

Redazione VN

Anche nelle pagine dell'edizione nazionale si affronta il tema delle cessioni che si stanno vedendo ultimamente in casa viola. In un articolo, a firma Benedetto Ferrara, si sottolinea come la squadra che fu prima di Montella poi di Paulo Sousa sia in fase di smantellamento. "La restaurazione - si legge -  consumata col ritorno dell’uomo di Vernole e delle plusvalenze ha vissuto le sue vendette inevitabili. La Fiorentina non vuole bandiere: un addio che è una sveltina e tanti auguri. Così è andata a Pasqual, a Gonzalo Rodriguez, a Borja Valero e ora tocca a Bernardeschi, un ragazzo cresciuto con la maglia viola addosso. Ma il vecchio Corvino usa lo stesso metodo da sempre. Basta far passare il messaggio che salva la faccia alla società: sono i giocatori che vogliono andare via. “Questo club non è terra di conquista” recita un comunicato di martedì scorso. Certo però che fino a pochi anni fa i Della Valle non avrebbero ceduto mai un loro gioiello alla Juventus. Era dal ’90, dalla cessione di Baggio agli Agnelli, che un gioiello di casa Fiorentina non veniva trattato con la società bianconera".

"Poi magari - prosegue l'articolo - la Fiorentina inizierà a spendere tutti quei milioni incassati. Ma il problema è che una parte del tifo si è stufata di una società incapace di comunicare un valore sentimentale. E se qualcuno ci prova chiamando Antognoni come club manager in ritardo di tredici anni e presentando le nuove maglie coi colori del calcio storico, ecco che Diego Della Valle lancia un comunicato. In sintesi: se non vi andiamo bene compratela voi. Come a dire: non ci sono fiorentini disposti a spendere".

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