Ferrara scrive: “La serataccia dell’incompiuta viola. Nessuna sorpresa, un’altra sconfitta”

Vi proponiamo una parte dell'articolo di Benedetto Ferrara sull'edizione odierna de la Repubblica Firenze:

""Ciao Olimpico. Sarà per un’altra volta. Difesa imbarazzante, il resto più o meno. Quattro gol somigliano tanto a un’umiliazione. Errori incredibili. Tutti allo sbando. Mah. Tutto era cominciato con quaranta minuti di elegante nulla, poi all’improvviso parte un lancio di De Rossi per Dzeko, che incredibilmente solo guarda il povero Tatarusanu per decidere dove piazzarla. Poi la piazza e fa 1-0. La Fiorentina, come a Pescara, parte arresa e non si sa perché. Il fuoco dentro è un ricordo lontano, il gioco un’astrazione barocca che trascina il cuore in un limbo che sta diventando una prigione. E concedersi al nemico è quasi un piacere. Piccola Fiorentina. Sì, certo, non c’è Kalinic. Senza di lui non è la stessa cosa. Ma Babacar era (e lo sarebbe ancora) un giocatore. Ma dov’è? Che fa, ora che il sipario si alza e sul palcoscenico c’è lui, che la calcia in curva sud e poi prende la mira della tribuna Monte Mario. Baba, accidenti. Fatti vedere, dai un senso a questo calcio di maniera, fatto di molta fuffa e poco altro. Che poi questa Roma non è esattamente irresistibile. Il match non decolla e prendere il campo dei giallorossi non è così impossibile. Ma provare a fare male è un problema, tanto che l’unica occasione da ricordare nel primo tempo è figlia di un lancione di Gonzalo Rodriguez che trova Chiesa lanciato verso Szczesny: pallonetto e niente da fare, perché Fazio salva. E questo è il primo tempo della Fiorentina, quella che poi regala il lampo di gloria a Dzeko, tenuto in gioco dal povero Sanchez, protagonista del film “Salvate il soldato Carlos”, capolavoro cinematografico del neorealismo portoghese. È la storia di un centrocampista costretto a giocare difensore perché il suo allenatore ha deciso così".