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Ferrara scrive: “I giorni cupi di Iachini, inutile infierire su di lui. Ma basta traghettatori”

FLORENCE, ITALY - JULY 29: Giuseppe Iachini manager of ACF Fiorentina looks on during the Serie A match between ACF Fiorentina and  Bologna FC at Stadio Artemio Franchi on July 29, 2020 in Florence, Italy.  (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Leggiamo insieme un estratto del pezzo di Benedetto Ferrara

Redazione VN

Benedetto Ferrara, sulle pagine de La Repubblica, ha scritto il suo pensiero sul momento viola. Ecco un breve estratto:

Fiorentina persa nel nulla e un calcio a rischio lockdown e quindi default. Situazione disperata, con i dirigenti comunque obbligati a fare delle scelte in un momento particolarmente difficile, vista la situazione generale. Ma l’immobilismo non aiuta. Anzi, rischia di travolgerti. Che la società avesse già altre idee era noto da tempo. Il contratto pronto per Juric prima della volontà presidenziale di insistere con Iachini, che ha avuto solo in Rocco Commisso l’unica ma preziosa spalla a cui appoggiarsi, spiega tutto. Una scelta economica e forse umana, ma una scelta perdente, come era facile immaginarsi. Comunque gli errori di Beppe sono talmente evidenti che non è nemmeno il caso di infierire. Errori sul campo e nella comunicazione, quella che ha reso ancora più amari i giorni del tifoso annichilito davanti a una squadra senza alcuna rotta da seguire, senza alcuna certezza a cui aggrapparsi.

Ma nei giorni del toto allenatore è anche bene andare oltre a questione legate alla tempistica. A Parma, che ci sia Iachini o Aquilani in panchina, in ogni caso cambierà poco. Ciò che invece dovrebbe essere chiaro è che la Fiorentina deve una volta per tutte uscire dalla logica dei traghettatori per iniziare un vero ciclo di crescita tecnica e di identità, quella che manca da anni e anni di calcio improvvisato senza obiettivi definiti. Il nome che davvero intriga è quello di Maurizio Sarri, ancora legato al contratto con la Juventus ma da tempo sul libro dei desideri di Pradè e Barone. Il resto sono nomi rispettabili ma poco eccitanti, soprattutto immaginando una Fiorentina che torni a giocare un calcio leggero e divertente. Se davvero la società riuscisse a convincere l’ex tecnico della Juventus ( ma la distanza non sembra così impossibile) e quindi Commisso, significherebbe soprattutto una cosa: che questa squadra inizia un viaggio che non sarebbe la solita passeggiata dell’armata Brancaleone

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