Due città d’arte e di grande bellezza, due grandi cuori che battono forte per il pallone e i suoi derivati. Fiorentina e Roma: storia, amore, ambizione e la certezza di guidare il calcio nella categoria “Vorrei ma non posso”, quella ormai dichiarata dai padroni e dai loro fedeli colonnelli. In pratica, alla fine, tutto gira intorno al mattone. Perché il calcio oggi è urbanistica e business, quello regolato da plusvalenze e piani regolatori, intrecciato con la politica e tutto ciò che gira intorno.
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Ferrara scrive: “Fiorentina-Roma, il ballo del mattone delle due incompiute”
Il commento di Benedetto Ferrara nel giorno della gara tra Fiorentina e Roma, che scenderanno in campo alle 18 davanti al pubblico del Franchi
[...] Gli imprenditori spesso parlano chiaro: niente stadio, niente sogni. E così, al di là della forza dei due club, nei fatti le politiche sono abbastanza simili: obiettivo essere svincolati dagli investimenti del padrone e quindi fare plusvalenze per tirare a campare, il codice di accesso della filosofia del vorrei ma non posso. Allison, Strootman, Nainggolan, più di centodieci milioni incassati per plusvalenze da urlo. Una cifra simile a quella messa insieme dalla Fiorentina un anno fa, quando si decise di azzerrare tutto per ricominciare, in attesa del nuovo stadio e di fantasmagorici arcobaleni viola.
[...] Insomma, quando uno è buono la prima cosa che ti viene in mente è, a Roma e a Firenze, «quanto posso tirarci su». Nel frattempo le due squadre condividono il sesto posto in classifica. La Fiorentina è in linea con le sue ambizioni, la Roma no. Per fortuna, oltre al bilancio e al grande monopoli con le sue casette e i suoi stadi, ogni tanto arriva anche una partita di pallone. E allora tutto il resto per qualche ora è meglio dimenticarselo. Basta poco per disfarsi dei ragionieri del pallone, almeno per un giorno. Bastano un assist, un dribbling, un gol.
http://www.violanews.com/stampa/nuova-chance-per-pjaca-e-simeone-pioli-li-lancia-dal-1-contro-la-roma/
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