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Ferrara scrive: “Dall’esilio parla Andrea. La cessione di Borja Valero racconta molto… “

Redazione VN

Adesso il presidente in esilio prova dire la sua: obiettivo Europa League. Beh, almeno ora un traguardo c’è...

Diego, come sempre, fa rimbalzare le domande sulla Fiorentina addosso al fratellino, che da un pezzo ha fatto un passo indietro per auto-esiliarsi altrove. Un peccato. Perché lui fu il grande artefice dell’addio a Pantaleo Primo, della nouvelle vague fiorentina, del periodo più emozionante del passato prossimo. Montella, Macìa, Pradè, Borja Valero, Pepito eccetera eccetera. Un altro mondo. Inevitabile che, restaurato il vecchio regime, lui scegliesse l’esilio, anche perché poi certi cori non gli vanno proprio giù. Adv cerca di spiegare le ragioni di una fuga da Firenze, dove solo pochi mesi fa aveva presentato il progetto del nuovo stadio insieme al sindaco Nardella e a Supermario Cognigni. Parole, sogni, ettari e brindisi. Poi addio. Colpa di qualche coro? Anche.

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Ma adesso il presidente in esilio prova dire la sua: obiettivo Europa League. Beh, almeno ora un traguardo c’è, perché fino a due giorni fa al massimo si parlava di transizione verso un immaginifico oltre. E anche qui però si resta sul vago, perché Corvino, Freitas e Cognigni hanno venduto alla piazza assetata di emozioni un esaltante “progetto giovani”, che però perde ogni senso se dovesse essere ceduto Chiesa. (...) Poi la parte su Borja Valero: "E' stato l’unico che è stato mandato via senza che lo volesse". Il contrario di quello che facevano circolare i loro fedeli dirigenti della società.

L'articolo completo di Benedetto Ferrara in edicola con La Repubblica

http://www.violanews.com/news-viola/segnali-emozioni-e-contraddizioni-cosi-andrea-della-valle-riapre-il-dibattito/

http://www.violanews.com/stampa/la-gazzetta-della-valle-occhi-lucidi-e-quella-frase-ripetuta-io-amo-firenze/