Vi proponiamo un estratto dell'articolo di Benedetto Ferrara, in edicola quest'oggi su La Repubblica:
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Ferrara scrive: “Dai fischi all’Europa, la coppa per ripartire e sognare”
"Dopo i fischi, cosa? Ecco, ricominciamo da qui, dall’Europa, terra su cui misurare lo stato reale della Fiorentina, quella uscita dal Franchi inondata dal rumoroso scontento della sua gente"
"Dopo i fischi, cosa? Ecco, ricominciamo da qui, dall’Europa, terra su cui misurare lo stato reale della Fiorentina, quella uscita dal Franchi inondata dal rumoroso scontento della sua gente. Dall’Atalanta allo Slovan Liberec, squadra non esattamente ricca di grandi talenti. C’è il vecchio Milan Baros, trentacinquenne dal passato glorioso, sul campo, ovvio, e anche alla Playstation, perché averlo a Pes era sempre una fortuna. Ma questi sono dettagli. Il Liberec segna poco in campionato (6 gol come la Fiorentina) e soffre nel gironcino col suo piccolo punto preso a Baku contro il Qarabag. Sì, vabbè, ma la Fiorentina come sta? Perché questo conta. E perché il gironcino del Risiko è bene andarlo a comandare".
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