Sull'edizione odierna di Repubblica, Benedetto Ferrara analizza così la vittoria di ieri della Fiorentina contro l'Empoli:
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Ferrara scrive: “Approssimazione ma buona volontà. E arrivano i tre punti”
Fiorentina brutta, ma vincente contro l'Empoli. Mirallas ok, Norgaard da rivedere...
Il calcio da queste parti si è parecchio imbruttito, ma quando arrivano i tre punti uno li prende, se li abbraccia e ci si riscalda il cuore. Il derby della Fi-Pi-Li serviva a scollarsi dalla pochezza di un autunno senza allegria. Troppi pareggi e giocatori in crisi esistenziale. Su tutti Simeone, tre gol in quindici partite. Stavolta l’argentino diventa protagonista: assist per Mirallas, il gol del 2-1 e poi quel ditino sul naso per zittire chi lo aveva criticato. Un gesto sopra le righe per un centravanti arrivato al quarto gol. Inutile dare addosso a un ragazzo che non si è saputo controllare dopo essere piombato in uno strano abisso fatto di buio e di errori figli della confusione interiore. Ma chiedere scusa era l’unico modo per non trascinare l’episodio. Il resto è una Fiorentina approssimativa ma con molta volontà addosso. Il suo calcio è didascalico e tecnicamente involuto. Non è un caso se Mirallas è stato il migliore, e anche l’unico che sapeva dove correre. Norgaard? Niente di che, giocate semplici con passaggi di due o tre metri. Personalità da registrare. Se fino a oggi il danese è rimasto in panchina una ragione c’è. A Milano rientreranno i titolari, e questa è una buona notizia.
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