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Ferrara scrive: “Alla ricerca dell’anima perduta tra sbagli e rimpianti”

Dopo il doppio ko, si cerca di salvare la stagione. La voglia di riscatto e il cammino nelle coppe

Redazione VN

Vi proponiamo una parte dell'articolo di Benedetto Ferrara su la Repubblica:

"Come salvare questa stagione? Se lo chiedono tutti, nelle algide stanze della Acf Fiorentina, dove il freddo è più freddo di sempre: classifica anonima, squadra irrisolta, allenatore pure e dirigenza senza una lira in tasca. Ok, ma lamentarsi non serve. Urge una strategia per non buttare via tutto, per non far sentire il tifoso abbandonato a se stesso. Il danno è stato fatto quando si è deciso di andare avanti in un rapporto senza amore. Scontri di ego: io non ti caccio, io non mi dimetto. Nessuno fa la mossa e così ecco un anno senza molto senso: allenatore scontento, società in attesa di non si sa cosa. Difficile immaginare uno spogliatoio compatto e felice, anche se a parole tutti dicono che c’è un bel clima.

Ma sul campo non è proprio così: Impegno sì, quello più o meno c’è. Un po’ di orgoglio alla rinfusa. La squadra non gioca contro l’allenatore, ma semmai gli somiglia troppo: niente sogni, poche speranze. Gioco a tratti, senza l’energia emotiva figlia del divertimento. Mai disperarsi, però. Un anno fa questa squadra era in cima al tetto dei suoi sogni e immaginava un gennaio di rinforzi per correre ancora. Sappiamo bene come è andata. Ma forse sarebbe ora di schiodarsi da quei rimpianti. Quindi è meglio guardare come potrebbe essere una tabella del contropiede esistenziale, quello che serve per dare un senso a questi mesi che restano da vivere.

Intanto per chiudere l’anno sarebbe bene giocare col Napoli una partita di quelle che non dimentichi. Difficile, sì. Ma già questo toglierebbe di mezzo questa depressione prenatalizia. Poi a gennaio, pur con pochi soldi (scelta di vita), la Fiorentina potrebbe inventare qualcosa di decente o stuzzicante immaginando anche la stagione che verrà. Poi l’11 ci saranno gli ottavi di Coppa Italia (al Franchi col Chievo). Il trofeo è un obiettivo dichiarato della società: il più accessibile, anche se poi c’è il rischio Napoli e anche quello Juventus. Beh, intanto andare avanti è un obbligo, e quattro giorni dopo (il 15) al Franchi arriva proprio la squadra di Allegri e Higuain. A stretto giro la Fiorentina potrebbe recuperare un bel po’ di autostima".

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