NON CHIAMATELO turn over. Come del resto sarebbe un errore liquidare la sua (eventuale) promozione a titolare quale prima conseguenza di una bocciatura del giovane Ljajic. Montella non la metterà mai su questo piano. Anche perché, ancora ieri, il giovane serbo, in allenamento, faceva parte del gruppetto degli 11 per San Siro.
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Fernandez il jolly viola
NON CHIAMATELO turn over. Come del resto sarebbe un errore liquidare la sua (eventuale) promozione a titolare quale prima conseguenza di una bocciatura del giovane Ljajic. Montella non la metterà …
Lo sbarco fra i titolari di Mati Fernandez, in ogni caso, è una delle soluzioni tattiche che più stuzzica il tecnico della Fiorentina. Soluzione che potrebbe avere un doppio significato: dare maggiore imprevedibilità alla manovra offensiva viola e (significato numero due) sfruttare al meglio le caratteristiche d’attacco di un giocatore che fino ad oggi ha avuto poche occasioni per mettersi in mostra.
Matias Fernandez, detto Mati, cileno arrivato dallo Sporting Lisbona, è un giocatore molto duttile e con referenze assolutamente positive.
Montella lo ha utilizzato sia come interno, sia come esterno, nella linea mediana a cinque varata all’inizio della sua prima stagione da fiorentino, ma domani, a San Siro, Fernandez potrebbe andare a occupare la posizione che più gli piace, ovvero, affiancare Jovetic nel reparto d’attacco. Mati, comunque, non è una punta pura, anzi non si considera affatto un attaccante di ruolo, ma — come sottolineò il giorno in cui si è presentato nel ritiro di Moena — predilige la partecipazione alla manovra offensiva a quella che gli chiede maggiore copertura.
FERNANDEZ più Jovetic, dunque, potrebbe essere la coppia degli avanti viola contro i nerazzurri, con Mati (a differenza di quanto accaduto con Ljajic) non avanzato e quindio al fianco di Jo Jo, ma leggeramente piu’ arretrato rispetto allo spazio assegnato al talento montenegrino. In altre parole, volendo trasformare in numeri e schema tattico la possibile promozione di Fernandez fra i titolari, il classico 3-5-2 di Montella, contro l’Inter potrebbe trasformarsi in un 3-5-1-1. Un’altra caratteristica che l’allenatore vorrebbe sfruttare mettendo in campo il cileno, è la sua attitudine a battere i calci di punizione.
E’ uno specialista dei calci piazzati dal limite dell’area, Mati e l’idea di superare la difesa dell’Inter anche sfruttando una palla inattiva, sembra essere un altro degli argomenti che possono portare alla promozione del jolly straniero.
UN PASSO indietro ed eccoci all’operazione di mercato che Pradè ha confezionato con lo Sporting per portarsi a casa Fernandez. Il giocatore, già i primavera era finito nel mirino ed era stato contattato da due club italiani. Prima era stata la Juventus a bussare alla porta del club portoghese, poi un pensierino a Mati l’aveva fatto il Napoli, sondando il terreno attorno al giocatore, ma facendo poi cadere nel nulla, il tentativo firmato prima che il mercato ufficiale aprisse i battenti.
Pradè era rimasto alla finestra (anche per evitare giochi al rialzo) e una volta capito che Juve e Napoli si stavano allontanando dal giocatore, ha sferrato l’attacco giusto, forte del parere tecnico di Montella che vedeva in Fernandenz un rinforzo indispensabile per la sua Fiorentina.
Riccardo Galli - La Nazione
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