Il Corriere dello Sport riporta alcune battute di due storici tifosi come Rigoletto Fantappiè e Gigi Boni, eterni presidenti del Centro di Coordinamento dei viola club. «Sapete a cosa ci hanno riportato i ragazzi di Sousa nella sconfitta con il Napoli? Alla Fiorentina che fu prima di Chiappella e poi di Pesaola. Una squadra che era partita senza i favori del pronostico e che poi, strada facendo, seppe farsi grande...». La Fiorentina del secondo e, fin qui, ultimo scudetto. Nessuno dice che sarà questa la «fine» della stagione, ma c'è orgoglio nelle parole di Fantappiè e Boni: «Neppure quella Fiorentina partì giocando da... capolista. Al mercato - conferma Boni - il presidente ci disse che avrebbe dovuto rientrare economicamente, che non poteva spendere, che sarebbe nata la Fiorentina «yé-yé». Solo successivamente ci regalò un colpo sorprendente, prese Giancarlo De Sisti per 220 milioni...». E iniziò il sogno. Ora tutti hanno iniziato a credere che sognare è troppo bello, vietato negarlo. Da qui la mobilitazione generale, chiesta a gran voce anche da Sousa. Perché se è vero che la Roma è abituata a giocare in uno stadio da quarantamila e più spettatori, per i viola una grande cornice può diventare il vento per tentare davvero di volare, per di più là dove in questa stagione è sempre valsa la legge dei padroni di casa. Tatarusanu, al Franchi, è imbattuto e le difficoltà per gli avversari sono sempre state tante.
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Fantappiè e Boni ricordano: “Oggi la squadra ricorda quelle di Chiappella e Pesaola”
I due tifosi storici confrontano la Fiorentina attuale a quelle del passato
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