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El Hamdaoui, una pietra sul passato

Lo aveva detto fin dal primo giorno che si sarebbe ripreso tutto. Mounir El Hamdaoui non ha tradito nessuno, a cominciare da sé stesso. Nonostante gli allenamenti ridotti in rigorosa …

Redazione VN

Lo aveva detto fin dal primo giorno che si sarebbe ripreso tutto. Mounir El Hamdaoui non ha tradito nessuno, a cominciare da sé stesso. Nonostante gli allenamenti ridotti in rigorosa osservanza del Ramadan (e le sole quattro amichevoli giocate su sette) ha stupito tutti, non soltanto a Firenze. Il suo selezionatore, Eric Gerets, l'ex terzino del Milan e nazionale belga arrivato in Italia nella stagione '83-84, lo ha seguito da vicino.

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El Hamdaoui la sua sfida l'ha già vinta... Anche quando avrebbe avuto modo di vendicarsi con il suo vecchio club, nel giorno della presentazione in viola, non si è nemmeno lasciato sfiorare dall'idea di gettare veleno su qualcuno.

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L'oblìo Mounir l'ha cancellato in meno di due mesi. Si è aggregato alla squadra di Montella fin dall'inizio e non ha mai alzato la testa dal campo. Gli è bastato poco per conquistare la fiducia del suo nuovo allenatore, ancora meno per riprendere quel feeling con il gol che lui, centouno gol in carriera, aveva sempre avuto. Adesso ha davanti a sé la sfida più grande, contribuire a riportare la Fiorentina in Europa e trascinare il Marocco in Sud Africa.

Francesca Bandinelli - Corriere dello Sport-Stadio