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Ecco lo scarpino che “salva” i legamenti crociati

L’esempio più calzante, è il caso di dire, che ci viene in mente, per dare il senso della portata della novità, è quello del passaggio dagli attacchi da sci fissi …

Redazione VN

L’esempio più calzante, è il caso di dire, che ci viene in mente, per dare il senso della portata della novità, è quello del passaggio dagli attacchi da sci fissi a quelli che si sganciano sotto pressione in caduta. Una svolta tecnica, legata prima ancora che a esigenze agonistiche, a ragioni di salvaguardia della salute. Bene, adesso anche il calcio è davanti a questa possibile svolta epocale: la nascita di uno speciale tassello da scarpino capace di assorbire gli shock da torsione, diminuendo così in percentuale importante, il rischio dell’incidente più temuto da ogni calciatiore, pro, dilettante o amatore: la rottura del legamento crociato.

BREVETTO ITALIANO. E’ dalla mente sempre fertile di Enrico Campari e del suo Camparilab di Parma (azienda di eccellenza mondiale nel campo delle protezioni sportive in fibra di carbonio, kevlar, zylon, famoso tra le altre cose per i suoi parastinchi personalizzati), dalla supervisione scientifica di un cattedratico ortopedico di livello mondiale come il professor Ferretti, dalla collaborazione scientifica dell’ingegner Carlo Mapelli e del Politecnico di Milano e non da ultimo dal contributo fattivo e sostanziale di Carlo Ancelotti che ha preso vita, nel 2012, un progetto rivoluzionario, divenuto poi brevetto a livello mondiale. Saspik (shoch absorbing stud) il termine tecnico che racchiude un’idea semplice, quanto fondamentale, per la prevenzione di un infortunio tanto pericoloso per carriere e salute dei tanti che calcano un campo di calcio.

LA NOVITA’. Come ha spiegato lo stesso ortopedico Ferretti sull’ultimo numero di Uefa.medicine matters, si tratta per lo più di rotture che avvengono in partita o in allenamento non collegate a un contatto. Decisivo è lo stress che dalla scarpa si trasmette all’articolazione, provocando spesso la rottura. Da qui la progettazione di uno speciale tassello con all’interno un elastometro polimero, insomma un’anima flessibile capace di ridurre gli infortuni fino al 25%, secondo quando rilevato dagli studi della lunga fase di test di laboratorio. I primi riscontri sul campo sono stati altrettanto positivi, perché chi ha testato gli scarpini salva legamento, non ha avvertito alcuna tensione diversa in azione. Naturalmente questo brevetto non riguarda solo il calcio, ma anche altre discipline sportive come il rugby e il football americano.

LA SUOLA MAGICA.L’evoluzione in corso a Parma è quella adesso di perfezionare una speciale suola adattabile che consentirebbe, soprattutto a un dilettante con budget piuttosto limitato, di poter affrontare una stagione con un solo scarpino, adattabile alle varie condizioni di terreno.

Il Corriere dello Sport-Stadio