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E tanti saluti al fair play

SUCCEDE che l’onesto difensore Rinaudo entri duro ma non per far male sul ginocchio destro di Pepito proprio nel momento della torsione, del cambio di direzione. Succede che lo stesso …

Redazione VN

SUCCEDE che l’onesto difensore Rinaudo entri duro ma non per far male sul ginocchio destro di Pepito proprio nel momento della torsione, del cambio di direzione. Succede che lo stesso Rinaudo in trance agonistica urli contro l’arbitro indicando un fallaccio ai danni del Livorno a metà campo. Succede tutto questo mentre la Fiorentina e il calcio italiano rischiano di perdere un’altra volta un Fenomeno assoluto. Cos’altro si può spiegare a un ragazzo di quasi ventisette anni baciato dal cielo per talento e tecnica, maledetto e preso di mira dalla sfortuna? Che oggi — dopo tre operazioni al ginocchio destro negli ultimi anni — rischia di finire un’altra volta sotto i ferri. La sua paura è la nostra, gli occhi smarriti con cui Rossi ha lasciato il campo lasciano presagire un altro dramma, ma solo oggi l’esame al ginocchio dirà la verità.

LA FIORENTINA perde la sua stella in una partita strana e nervosa (troppo) anche per colpa di Tagliavento, che concede gialli senza logica e si dimentica di espellere Rinaudo, colpevole comunque di un fallo da dietro. Che poi il ginocchio colpito sia di Rossi o del signor nessuno è lo stesso. I viola vincono grazie al mitico Gonzalo, che di testa svetta sul povero Biagianti. Ma c’è dell’altro in questa bruttissima serata di inizio 2014. La società viola si ritrova col bomber per eccellenza sul punto di tornare in campo (Gomez) dopo uno stop di tre mesi e mezzo e con l’altro fenomeno in procinto — al contrario — di affrontare l’ennesimo calvario.

IN MEZZO c’è una squadra che ha saputo fare tesoro delle esperienze del passato e che è salita fino a oggi pomeriggio in terza posizione. Non è questo che ci interessa oggi, meglio pensare a Pepito e ai suoi tormenti. Sappia che Firenze lo ama alla follia: questa città ha aspettato altri grandi campioni senza chiedere nulla in cambio, solo perchè erano entrati nel cuore di tutti. Rossi da tempo fa parte della grande famiglia viola, e non solo. Stanotte non avrà dormito — siamo sicuri — ma sappia che non è solo. Comunque vada l’esame sul suo disastrato ginocchio.

Paolo Chirichigno - La Nazione