«ERA UN SIGNOR Livorno», dice subito Egisto Pandolfini (148 partite in viola, 36 gol) in questo breve viaggio tra i ricordi a poche ore da Livorno-Fiorentina. Così bello che sfiorò lo scudetto nell’ultimo campionato prima della guerra, un punto in meno rispetto al Torino, e in squadra c’erano Silingardi, Soldani e Lovagnini, Piana, Stua, Raccis e Degano. E lu?Lui, Pandolfini, è stato anche in una Fiorentina con tre stranieri, uno svedese, Ekner, un olandese, Rosenburg, un turco, Lefter, Ha giocato con Gritti, Rallo, Menti, Morisco. Ora gli piace ricordare, con un sorriso, una trasferta molto lontana, contro il Livorno, sul campo neutro di Santa Croce sull’Arno per una finale regionale, tanti anni fa. Erano tempi duri. «Eh sì, così duri», continua Pandolfini, «che non si viaggiò in treno e nemmeno in pullman, si viaggiò su un camion, ripeto, camion. Per maggiore comodità ci avevamo messo sopra alcune poltroncine della tribuna d’onore dello stadio…. Poi si attraversò l’Arno su un barcone. Mi ricordo che Buzzegoli, il terzino, aveva paura di finire nell’acqua. Andò tutto bene, io segnai due gol». E oggi? «La classifica parla chiaro, il Livorno è per così dire in difficoltà, o di più. La Fiorentina? Mah! Ogni tanto è come se si lasciasse andare, ma in tutto il campionato ha giocato partite molto buone e anche molto belle. Voglio dire, partite che ci hanno fatto diverture, e con un pubblico da applausi». Egisto, ma su quel barcone per Santa Croce ci torneresti? «Non avevo ancora vent’anni, ci tornerei eccome !».”
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Per attraversare l’Arno la Fiorentina salì sul barcone
«ERA UN SIGNOR Livorno», dice subito Egisto Pandolfini (148 partite in viola, 36 gol) in questo breve viaggio tra i ricordi a poche ore da Livorno-Fiorentina. Così bello che sfiorò …
Giampiero Masieri - La Nazione
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