Nell'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport troviamo un focus su Arthur Cabral, ormai prossimo a firmare il contratto con la Fiorentina. Scaraventare in porta palloni e chiudere ferite. Doppio compito per Arthur Cabral che ieri ha vissuto la prima giornata completa a Firenze. Se l’iter burocratico dovesse chiudersi in mattinata, l’attaccante si allenerà per la prima volta insieme ai compagni. Altrimenti via a qualche seduta in solitaria prima di aggregarsi al gruppo lunedì. Tra una settimana potrebbe essere già convocato per l’anticipo con la Lazio. Ma in che Firenze arriva Cabral? La città, inutile nasconderlo, negli ultimi giorni è stata in fermento. Se non altro l’acquisto del possente centravanti brasiliano è stato gradito dalla piazza, attratta soprattutto dai 27 gol in 31 partite segnati in stagione con la maglia del Basilea. L’Italia però è un’altra cosa ed imporsi in A è un passo tosto anche per chi è abituato a segnare a raffica. Una cosa non gli mancherà. Il supporto iniziale. Il nuovo attrae sempre, figurarsi dopo la ferita lasciata dall’addio di Vlahovic. Nel suo caso quindi, potrà godere di un surplus di affetto e speranze. Chiaro che le risposte dovrà poi darle il campo. Cabral dovrà provare il prima possibile a scaraventare in porta anche le sofferenze dei tifosi che si sentono traditi dalla voglia di Juve del serbo.
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È il Cabral day. Obiettivo: scaraventare in porta le sofferenze dei tifosi
Oggi la firma sul contratto e poi l'inizio dell'avventura in Viola
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