Vi proponiamo parte dell'articolo di David Guetta sul Corriere Fiorentino sul rapporto tra Firenze e la Nazionale.
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E Firenze si scopre meno azzurra
Il commento di Antognoni nell’articolo di David Guetta
(...) Se il viola in città è un colore che confina con la religione calcistica, l’azzurro è molto più sbiadito e nel passato ci sono stati solo due momenti storici contigui tra loro in cui non è andata così: quando allenava Valcareggi e subito dopo, con l’arrivo di Antognoni, che sarebbe poi oggi l’unico in grado di provare a ricomporre la frattura provocata dalla mancata convocazione di Pepito Rossi per i Mondiali in Brasile.
Il vecchio capitano, il padre da onorare, come recita il bandierone in Fiesole, era in corsa per prendere il posto di Riva come dirigente accompagnatore, solo che in Federazione si sono dimenticati del problema e così in Brasile ci sarà solo Albertini, che non vale certo Antognoni a livello di fama internazionale e che è poi anche il vice presidente federale. Con Giancarlo accanto a Prandelli ci sarebbero stati senz’altro meno veleni nella città che sarebbe pure la casa della Nazionale. Interpellato sull’argomento, lui glissa con la consueta eleganza: «Dispiace vedere che esiste questa frattura tra i tifosi viola e la squadra che ci rappresenterà in Brasile, ma non direi che è un problema solo fiorentino. Queste frizioni sono lo specchio della tensione generale che ormai si respira in tutto il Paese. Sull’argomento Rossi non credo che Prandelli faccia delle scelte autolesionistiche». Firenze però c’è rimasta male. «Infatti non mi permetto di giudicare chi contesta, ognuno ha le proprie motivazioni, però è una situazione poco simpatica» (...).
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