Dunga: “La Fiorentina è il massimo”

Sul Corriere dello Sport-Stadio troviamo un’intervista esclusiva di Francesca Bandinelli a Carlos Dunga, che ovviamente parla del possibile incarico come tecnico della Fiorentina. Ecco i punti salienti dell'intervista.

Carlos Dunga, è pronto a rimettersi in corsa per una panchina?

«Certo, non ho mai smesso di esserlo. Il calcio fa parte di me. In fondo, anche quando giocavo, mi dicevano sempre che ero un allenatore in campo».

Ed è pronto anche a tornare a Firenze?

«Sì. Chi può rinunciare ad allenare in Italia? E, soprattutto, chi può rinunciare alla Fiorentina?».

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Perché, dopo aver allenato la Seleçao, Dunga dovrebbe dire sì alla Fiorentina?

«Perché vincere a Firenze sarebbe una delle più grandi soddisfazioni. Potrebbe essere persino una gioia più grande di quella, gigantesca, vissuta con la mia Nazionale».

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Come immagina la Fiorentina di Dunga?

«Sarebbe sicuramente una squadra competitiva, affamata, una squadra che non si accontenta. Il modulo non mi interessa troppo: l’importante è che tutti attacchino e che tutti difendano, stando ben attenti ad osservare un unico imperativo: vincere. Non sempre potrà accadere, è evidente, ma le mie squadre devono scendere in campo con il pensiero di lottare per un solo risultato».

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All’ultima gara di campionato, i tifosi hanno contestato tutti, squadra compresa: l'emorragia di spettatori al Franchi è ormai difficile da contenere. Come se ne esce?

«La Fiorentina da sempre, nella storia, ha alternato momenti belli ad altri drammatici. E’ normale che dopo un paio di stagioni non esaltanti la gente si sia distaccata, ma io sono convinto che si tratti soltanto di una pausa di riflessione... Io saprei come riportare l'entusiasmo, come far tornare gli spalti pieni. Amo troppo questa città per non conoscerne tutti gli angoli, anche quelli più nascosti. L'unica cura possibile in questo momento è il sudore. Ripeto, se i Della Valle vorranno, io sono pronto».

NICCOLO' GRAMIGNI