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Dribbling&allegria: la nuova coppia per dimenticare Gomez e Pepito

Il senegalese prende botte e non ha limiti. E Cuadrado è troppo forte

Redazione VN

Dribbling, velocità, allegria. E gol. In due parole: Babacar e Cuadrado. (...) Dopo Torino si parlava della nuova B2 (Babacar e Bernardeschi), da ieri nella hit parade viola imperversa la B&C. Il punto in comune è Baba. Uno che davvero (Prandelli dixit) pare non avere limiti. «Deve pensare al più al gol», aveva detto Montella alla vigilia. Il ragazzo non ha fatto una piega. Primo pallone toccato e bum. All’incrocio. Un destro da trenta metri così bello e potente che, per un attimo, è parso di rivedere Batistuta, che era lì in tribuna ad ammirare il giovane attaccante. Roba da bomber di razza. E poi il solito lavoro “sporco”. Botte (date e prese), protezione della palla spalle alla porta, attacco della profondità. Il repertorio è completo. Sempre con quelle parole stampate in testa. «Pensare al gol». E allora, quando si arriva negli ultimi venti metri, poche chiacchiere. Si calcia. Dopo aver saltato l’uomo, o al volo. Lo ha fatto più volte, ieri, con la tipica fame del centravanti che non si mai.

E poi Cuadrado. Aveva saltato le gare con Torino e Dinamo Minsk per un fastidiosissimo dolore al tendine rotuleo, e fino all’ultimo Montella ha lasciato aperta la porta del dubbio. Forse c’era un po’ di pretattica (contro Mazzarri vale tutto), ma quel che conta, alla fine, è la risposta del campo. (...) Semplicemente troppo forte. E pensare che c’era chi parlava di infortunio diplomatico, di malumore. Certo, quello del contratto è un tema delicato, e già in settimana sarà affrontato. Non è da escludere, per intendersi, che già nei prossimi giorni il suo agente Lucci abbia in incontro con dirigenti della Fiorentina. La distanza esiste, ma non è incolmabile. L’importante è che Cuadrado sia tranquillo e, a giudicare da ieri, lo è. E chissà. Magari gli ha fatto bene proprio Babacar. Uno che vive il calcio come lui. Non a caso dopo il raddoppio hanno ballato insieme. E non a caso, prima della sostituzione di Baba, una combinazione tra i due aveva portato l’11 ad un passo dalla doppietta.

la Repubblica