Nei giorni scorsi vi abbiamo raccontato della modifica voluta dal governo nella norma sui diritti tv, che avrebbe previsto un 10% dei ricavi distribuito in base al minutaggio dei giovani italiani. Una situazione che avrebbe potuto favorire la Fiorentina e la sua recente politica "verde" (LEGGI QUI), ma le cose stanno cambiando. Come riporta la Gazzetta dello Sport, infatti, nella trattativa Calcio-Governo si è arrivati ad una sorta di compromesso con due variazioni: l’asticella si abbassa a quota 5 per cento (quindi cifra dimezzata, circa 60 milioni) e tutto è rimandato al campionato 2021/22. La combinazione - si legge nell'articolo - dovrebbe consentire di raggiungere il risultato della valorizzazione dei vivai senza il rischio di produrre effetti sproporzionati della norma con l’impiego di un solo giocatore che avrebbe potuto spostare diversi milioni verso una società introducendo un elemento di distorsione del sistema (con club che magari al solo obiettivo di intercettare questa parte di mutualità avrebbero schierato i giocatori anche a scapito del risultato sportivo...). Non a caso, non è stata solo ridotta la quota, ma anche rinviato a un regolamento apposito la scrittura dei parametri per assegnare i fondi. E IL BABY CASO RACCONTA LA SUA AMBIZIONE
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Diritti tv, quota vivai dimezzata e rimandata. La Fiorentina non sorride
La quota da redistribuire in base all'impiego dei giovani si abbassa al 5% e slitta al 2021/22
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