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Diritti Tv: la Lega vuole un aumento dei ricavi

Il calcio italiano continua a restare aggrappato alle mammelle della tv. Il miliardo di ricavi annui, record raggiunto nell’attuale ciclo, è un muro che verrà abbattuto nel triennio 2015-18, con …

Redazione VN

Il calcio italiano continua a restare aggrappato alle mammelle della tv. Il miliardo di ricavi annui, record raggiunto nell’attuale ciclo, è un muro che verrà abbattuto nel triennio 2015-18, con i primi bandi domestici pubblicati tra sei giorni, nell’assemblea di Lega di venerdì, a meno che l’Antitrust non ritenga insufficienti i chiarimenti forniti sui criteri di vendita. I club hanno in testa un nuovo obiettivo da raggiungere: almeno un miliardo e 70 milioni a stagione, cioè una crescita del 7%, con un incremento consistente per i diritti internazionali e la Coppa Italia.

La Serie A è il campionato che costa di più ai broadcaster in rapporto agli utenti: 176 euro per abbonato contro i 143 della Premier e i 120 della Bundesliga. Tuttavia lo scenario della tv a pagamento si è parecchio animato negli ultimi tempi, nonostante i numeri ristagnanti: Sky ha perso la Champions e punta ad assumere la leadership sul campionato italiano con almeno una big in esclusiva, Mediaset ha rilanciato e guarda al futuro con ottimismo in virtù della manifestazione d’interesse di Al Jazeera e Canal+. Nelle ultime settimane, poi, è subentrato l’effetto Fox Sports, approdata l’anno scorso in Italia con l’acquisizione dei diritti di Premier e Liga e intenzionata a entrare nella partita della Serie A.

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