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Diks lascia un “chiodo” a Firenze: contenzioso aperto con un avvocato

Il giovane terzino Kevin Diks non avrebbe pagato alcuni servizi ad un avvocato che lo ha seguito nelle pratiche di "ambientamento" a Firenze

Redazione VN

Kevin Diks ha appena salutato la Fiorentina - anche se in prestito - per tornarsene dopo appena 6 mesi al Vitesse, in Olanda. Ma a Firenze ha lasciato un conto in sospeso come racconta La Nazione di oggi.

Un avvocato reclama il pagamento di alcuni servizi: lo ha aiutato a trovare casa, una lussuosissima villa di 300 metri quadri zona San Felice a Ema, a 3.800 euro d'affitto. Il contratto viene tradotto in olandese, e Diks, appena arrivato a Firenze, ha bisogno pure di prendere la residenza e di aver i documenti per una sua imminente trasferta in Russia con la sua nazionale. Accontentato. Poi chiede aiuto per il parco macchina: vuole una Mercedes Gle 43 Amg, e il legale lo aiuta a valutare la formula più conveniente tra acquisto, leasing o noleggio a lungo termine. Per la “500 lounge”, opta per il noleggio, dopo essersi fatto studiare il contratto.

Ma Diks, di pagarlo, non ne vuole proprio sapere: in risposta all’ultimo invio della notula da parte del professionista (circa 7mila euro), ha risposto, mettendo al corrente anche l’ufficio legale della società viola, di «non aver conferito alcun incarico» e di «non essere obbligato a corrispondere alcun compenso». Ma il legale, Federico Scavetta, ha in mano paginate di messaggi su whatsapp, scambiati la scorsa estate, e pure quelli con cui ha illustrato la situazione al procuratore del giocatore, Hakim Slimani. Conversazione, quest’ultima, né chiarificatrice e né cordiale, tanto che Scavetta ha presentato querela nei confronti del procuratore.

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