È il reparto che finora ha reso sopra ogni più rosea aspettativa. La partenza di Nastasic, i tanti volti nuovi e la difficoltà di assemblaggio anche per problemi linguistici, sembravano scogli duri da affrontare. E invece la nuova difesa a tre è sempre uscita dal campo dopo aver fatto ottime prestazioni. Viviano dopo le critiche di Napoli ha reagito alla grande, con la ciliegina del rigore parato a Parma. In mezzo, Gonzalo ha iniziato con un'incertezza con l'Udinese, per poi non sbagliare più nulla, almeno fino al rosso di San Siro. E poi ci sono Roncaglia e Tomovic, due autentiche scommesse, entrambe (finora) vinte: l'italo-argentino è già idolo e piace per la sua grinta. In marcatura e sugli anticipi è un portento, ma ancora (se davvero sogna la Nazionale) deve limare l'impetuosità: il rigore causato a Parma e la foga nel voler anticipare Cambiasso sul gol di Cassano con l'Inter sono errori da evitare. Bene come detto anche Tomovic: al San Paolo giocò perfettamente dopo appena un allenamento in viola e domenica si è adattato senza problemi al difficile ruolo di centrale. Finora è stato una garanzia. Col Bologna si è visto pure Savic, subito a proprio agio in una squadra che cambia gli interpreti, ma non il proprio atteggiamento: «Possiamo arrivare in Europa», ha detto l'ex City dal Montenegro. Resta da conoscere Hegazy, mentre per Camporese è probabile una cessione. Dalla parte viola ci sono anche i numeri: con 6 gol subiti hanno la quarta difesa del campionato.
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Difesa-sorpresa. E Nastasic è già un ricordo
È il reparto che finora ha reso sopra ogni più rosea aspettativa. La partenza di Nastasic, i tanti volti nuovi e la difficoltà di assemblaggio anche per problemi linguistici, sembravano …
Corriere Fiorentino
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