Senza Rossi, ma con un rifornimento last minute di alternative negli altri reparti, Montella avrà a disposizione maggiori possibilità di variare la squadra. Tanto per capirsi: ci fosse stato Badelj già pronto, il giovane Brillante non avrebbe incrociato Nainggolan. Gervinho avrebbe invece puntato gli ottantatré chili muscolosi di Richards, auguri a entrambi, anche alla saetta ivoriana. In attacco — aspettando Pepito senza fare previsioni, perché non ha senso — le alternative non mancano: Gomez, Cuadrado, Marin, Babacar, Joaquin, Bernardeschi, più Ilicic. Proprio su JC11 Montella ha in mente un impiego alternativo alla frequentazione della fascia destra: l’allenatore è convinto che Cuadrado possa essere micidiale anche partendo in versione centrale dietro le punte, una specie di trequartista da utilizzare in percussione quando si aprono gli spazi, più che da suggeritore.
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Difesa elastica e Cuadrado super jolly
Così Montella cerca di stupire ancora una volta: le idee tattiche del tecnico
JC11 è disposto a giocare dappertutto, lui non ha problemi, lo ha ampiamente dimostrato la scorsa stagione quando ha fatto, fra le altre cose, anche il terzino puro contro Eder nella partita a Genova contro la Samp.
Con l’arrivo di Richards, che nel Manchester ha giocato anche nella difesa a 3, aumentano le possibilità di formare un assetto variabile a seconda delle circostanze. Sull’altro lato anche Basanta offre l’opportunità di puntare su una linea difensiva a 3 o a 4. Una scelta — quella di alternare modulo — che in passato Montella ha applicato soprattutto in corsa su un’ossatura però già definita. Ma in passato non c’erano tutte queste alternative. Il rimpianto maggiore resta forse l’arrivo (sfumato) di un grande centrocampista: con tutto il rispetto per Badelj, che gioca poco in Nazionale perché è chiuso da Modric e Rakitic, Fernando sarebbe stato un’altra cosa.
La Nazione
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