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Diamanti sbaglia, Neto pure. Il Verona ringrazia e vince

I fischi dei trentamila del Franchi sanciscono l’addio della Fiorentina al sogno Champions. Ora solo la vittoria in Europa League può spalancare alla squadra di Montella le porte della Coppa …

Redazione VN

I fischi dei trentamila del Franchi sanciscono l’addio della Fiorentina al sogno Champions. Ora solo la vittoria in Europa League può spalancare alla squadra di Montella le porte della Coppa che vale soldi e prestigio. Vince il Verona 1-0 regalandosi la salvezza anticipata. Va a segno al novantesimo il nuovo entrato Obbadi che poi festeggia tra le braccia di papà Toni, il simbolo di una squadra che ha disputato una stagione positiva. Lucagol sarà al suo posto anche il prossimo agosto. Nel suo caso, vecchio è bello. Solo lacrime, invece, per la Fiorentina che brucia nel modo peggiore la possibilità di restare viva in campionato. Anzi, ora Salah e compagni faranno bene a guardarsi alle spalle per difendere, almeno, il posto in Europa. Visto che le cattive notizie non arrivano mai da sole la Fiorentina esce da questo posticipo portandosi in dote anche l’infortunio a Babacar. Il talento senegalese, entrato al 10’ del secondo tempo, al posto di un deludente Ilicic, esce dopo pochi minuti per una distorsione al ginocchio. Il giovane attaccante quasi certamente non è recuperabile per il ritorno dei quarti di Europa League: giovedì toccherà a Gomez. Ora più che mai la squadra viola ha bisogno di ritrovare il vero Supermario.

Tornando alla sfida con il Verona la Fiorentina resta ancora una volta vittima della maledizione dei rigori. Stavolta è Diamanti ad esibirsi dal dischetto al 22’ del secondo tempo dopo un contatto Gilardino-Rafael. Può essere il momento che decide la gara ma l’ex del Bologna si fa neutralizzare il sinistro. E’ il quarto errore dagli undici metri su quattro tentativi in campionato. Prima di Diamanti avevano sbagliato Gonzalo Rodriguez, Gomez e Babacar. Una sequenza da incubo. Probabilmente da record. Quanti punti sono costati alla Fiorentina questi errori dagli undici metri?

TROPPO TURNOVER Partita strana. Montella esagera con il turnover. Otto giocatori nuovi rispetto alla positiva esibizione di Europa League a Kiev. Confermati solo Neto, Tomovic e Badelj. Una rivoluzione esagerata. La Fiorentina fa la partita. ma senza grandi idee. Nella prima ora di gioco le uniche conclusioni vere sono un sinistro da fuori area di Diamanti e una bella girata di testa di Gilardino, entrambe neutralizzate con bravura da Rafael. Il Verona, invece, si limita ad aspettare gli avversari. Nove uomini dietro la linea della palla e Toni davanti a fare la guerra con tutti. Montella prova a inventarsi qualcosa a inizio ripresa. Prima tocca a Babacar poi, dopo l’infortunio al ginocchio del talento senegalese, il tecnico sceglie Salah invece che Gomez. La Fiorentina alza il ritmo. E al 20’ conquista un rigore per un contatto in area Gilardino-Rafael. Il sinistro di Diamanti viene respinto dal portiere del Verona. La partita si accende. Toni chiede l’espulsione di Rosi per una trattenuta che blocca Lucagol lanciato in contropiede. Ma il giallo di Mazzoleni è una scelta giusta. Mentre è bravo Neto a respingere d’istinto una conclusione ravvicinata dell’eterno Toni.

CHE FINALE Gli ultimi assalti della Fiorentina producono un sinistro di Salah respinto da Moras, una conclusione di Diamanti che termina a lato. Poco più che carezze. Il finale invece, è tutto del Verona. Il nuovo entrato Obbadi sbaglia al 42’ una comoda occasione da dentro l’area ma si fa perdonare tre minuti dopo appoggiando in rete una maldestra respinta di Neto su tiro di Christodoulopoulos. E’ il gol che decide la partita è che regala al Verona la salvezza. Fischi, invece, per una Fiorentina che si avvicina nel modo peggiore alla sfida di Europa League. L’ultima occasione per salvare la stagione e restituire il sorriso a Della Valle.

La Gazzetta dello Sport