Sulle pagine del Corriere della Sera troviamo una lunga intervista all'allenatore del Sassuolo Eusebio Di Francesco. Di seguito vi riportiamo un sunto delle parole del tecnico che sabato prossimo affronterà la Fiorentina in campionato: "Se ho deciso subito di fare l'allenatore. No, dopo aver smesso di giocare ho gestito uno stabilimento balneare. Per disintossicarmi un po’ e capire cosa volevo fare da grande. Sì, mi sento un uomo di mare. Mi trasmette serenità, spensieratezza, libertà. Mi è sempre piaciuto anche d’inverno. È più bello. Cosa conta di più nel mio mestiere? Il rispetto. Ma vale anche nella vita di tutti i giorni. I giocatori bisogna capirli, non solo bastonarli. Bisogna entrare nel loro mondo, con delicatezza e competenza. Senza dire 'ai miei tempi era così', perché il mondo è cambiato.
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Di Francesco: “La Fiorentina? E’ una big. Vi spiego il mio calcio”
“Bella gara contro i viola: vogliamo entrambi i tre punti”. Su Zeman e le voci di mercato…
Se mi ispiro a Zeman? La gestione del gruppo è tutta mia e nasce dal mio modo di essere. Ma sul campo gli ho rubato qualcosina, perché insegnava calcio e gioco offensivo. Si dice che Zeman ha vinto poco, ma lui ha vinto tante volte, facendo maturare i giocatori e formandoli. Il mio Sassuolo avrebbe meritato qualche punto in più per quello che ha espresso. Se considero la Fiorentina una grande? Sì. Dopodomani sarà una bella gara, tra due squadre che vogliono i 3 punti. Voci di mercato destabilizzanti? Per me no, anzi è il contrario. Ho un grande senso di appartenenza a questa società. Siamo cresciuti insieme e mi sento a mio agio qui. Tutto il resto fa piacere, significa che stiamo facendo qualcosa di buono. Ed è uno stimolo in più. Sono uno che urla solo se serve. Urlare per non dire nulla non lo concepisco. Mi dava fastidio da calciatore e anche adesso".
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