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Denis-Bonaventura, i padroni del gol

Occhio anche a Livaja, quanti pericoli per i viola

Redazione VN

La domanda è semplice e complessa al tempo stesso: chi fermerà German Denis, il Tanque scatenato che domenica sera a San Siro ha segnato tre volte in 12 minuti, facendo a pezzi la disorientata difesa dell'Inter? Ora, se in un aspetto le squadre di Montella e Stramaccioni si assomigliano, è proprio la fragilità difensiva. I numeri confermano impietosamente questa impressione. La Fiorentina ha mantenuto chiusa la propria porta soltanto in due delle 13 partite del 2013. Proprio come l'Inter. Così è facile capire quale sia stasera il pericolo numero uno, in una sfida che i viola non possono sbagliare. I numeri del carrarmato argentino consigliano attenzione spasmodica nella fase difensiva: 15 gol, tutti dentro l'area, il 44 per cento delle reti atalantine. Inoltre, con 8 centri Denis è il bomber più prolifico del girone di ritorno. E, se non bastasse, nel conto ci sono da aggiungere pure cinque assist. Alla Fiorentina, in carriera, ha segnato due volte con il contorno di tre passaggi vincenti.

Per cambiare rotta lontano dal Franchi (5 sconfitte nelle ultime 6 gare) i viola hanno come prima necessità quella di imbavagliare un centravanti che ha tutto: spirito giusto, condizione atletica, forza fisica. Oltre al senso del gol. All'Inter l'argentino ha segnato in tutti i modi: approfittando di un pasticcio tra Kovacic e Juan Jesus sul vertice dell'area, con freddezza dal dischetto, anticipando Samuel sul cross di Livaja. L'attacco è il punto di forza dell'Atalanta. I bergamaschi saranno titubanti in difesa e senza centrocampo per via della rissa con Schelotto alla fine della partita con l'Inter che ha privato Colantuono in un colpo solo di Cigarini, Carmona e Raimondi (ai quali va aggiunto l'infortunato Cazzola), ma quando ripartono fanno scintille. Denis metterà sotto pressione Gonzalo Rodriguez, al rientro dopo la squalifica e sarà davvero un ottimo test per Compper.

Ma occhio a Livaja, arrivato in comproprietà dall'Inter durante il mercato di gennaio. A Milano si mordono le mani. A Bergamo, invece, gongolano: con lui in campo l'Atalanta segna alla straordinaria media di un gol ogni mezzora. Anche a San Siro il rilancio atalantino è coinciso con l'ingresso del croato che stasera sarà in campo dall'inizio, spalla preziosa di Denis. 

E poi c'è Jack Bonaventura, che all'andata segnò il gol bergamasco e che è il giocatore di maggior talento nelle mani di Colantuono. Bonaventura a fine stagione farà un salto di qualità: lo ha chiesto la Fiorentina ed è finito nei piani di Milan e Juventus. È un giocatore rapido, elegante, tecnico, centrocampista d'attacco abile soprattutto a tagliare centralmente e a sorprendere la retroguardia avversaria con i inserimenti improvvisi. Andate a rivedervi su You Tube il gol che aveva segnato all'Inter nella partita di andata. Stasera riproverà lo stesso movimento.

Una cosa è certa: l'Atalanta va tenuta lontano dall'area di rigore. Altrimenti diventa pericolosa tanto quanto una grande squadra. Inoltre ha il morale alle stelle. E la possibilità di centrare il traguardo della salvezza con parecchie giornate di anticipo, è un ulteriore stimolo. Con una vittoria Colantuono arriverebbe a 40 e chiuderebbe la pratica, poi avrebbe modo di divertirsi senza più niente da perdere. L'allenatore intende sfruttare il momento buono e l'euforia che si respira intorno alla squadra dopo la strepitosa domenica di Milano: da 3-1 per l'Inter a 3-4 tutto di un fiato. Roba da raccontare ai nipotini. Anche la Fiorentina è reduce da un'impresona: non è facile rimontare due gol al Milan giocando con un uomo in meno. Però ora la Viola deve cambiare passo in trasferta e lo deve fare a dispetto delle assenze, numerose e pesanti. «Saremo penalizzati in egual misura», ha detto Colantuono alla vigilia. Lui è senza centrocampo, la Fiorentina è in emergenza sia in difesa che in attacco. A conti fatti sta peggio Montella.

Corriere Fiorentino