È COSÌ tormentata la vigilia del suo debutto a Marassi che Gigi Delneri si prende altre 12 ore di tempo per decidere. I dubbi riguardano la formazione, ma anche il modulo. «Il sistema di gioco ideale sarebbe il 5-5-5 di Oronzo Canà», dice con una battuta per stemperare una vigilia carica di preoccupazioni perchè il Genoa un’altra battuta d’arresto davvero non se la può proprio permettere. Così ha deciso di portare la squadra in campo anche questa mattina e solo dopo l’ultima seduta d’allenamento farà le sue scelte. Per il momento l’unica certezza è che in assenza di Borriello, Jankovic e Vargas, ovvero i tre giocatori che sulla carta possono fare la differenza, Delneri vuole una squadra da combattimento. Giocatori con gli attributi, come quelli della sua Atalanta che in casa, con un sano spirito provinciale, lottava su ogni pallone e non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno. Proprio questo è uno dei motivi per i quali Jorquera rischia di aver scritto definitivamente la parole “fine” alla sua avventura genoana. E se, dopo Malesani, Marino e De Canio, non riesce a trovare spazio nemmeno con Delneri e neppure in questo momento di emergenza totale, significa davvero che la sua strada e quella del Genoa devono necessariamente separarsi. Alla fine il giudizio di quattro allenatori su quattro sembra infatti fatto con la cartacarbone.
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Delneri vuole una squadra da combattimento Jorquera rischia
È COSÌ tormentata la vigilia del suo debutto a Marassi che Gigi Delneri si prende altre 12 ore di tempo per decidere. I dubbi riguardano la formazione, ma anche il …
E se il primo impatto è di grande ammirazione per il suo indiscusso talento, basta poco però per far arrivare tutti alla stessa conclusione: fa troppo poco per mettere in mostra le sue qualità. Un po’ come quegli studenti che sono intelligenti e creativi, ma che i professori bocciano perché studiano e si applicano troppo poco. Delneri certamente non ha apprezzato come si è impegnato negli allenamenti che hanno preceduto la sfida con la Fiorentina, così Jorquera, che era considerato uno dei pochi punti fermi della formazione da opporre ai viola di Montella, rischia di finire nuovamente in panchina. Vicino a Immobile, che non avrebbe senso lasciare isolato in avanti in un masochistico rifacimento del 4-5-1 di San Siro che sarebbe unicamente destinato a subire, Delneri potrebbe schierare Hallenius, lo svedesino, alto e affilato, che nel 2010, grazie ad un gol alla Van Basten (al volo, quasi dalla linea di fondo) arrivò secondo nel premio Puskas, istituito dalla Fifa per premiare la rete più spettacolare. Hallenius era stato dato in prestito prima al Lugano e poi al Padova ma aveva giocato pochissimo a causa di ripetuti guai fisici. E la sfortuna non ha smesso di accanirsi, tanto che in estate ha saltato la preparazione e solo da poco è tornato in gruppo dopo aver risolto i suoi problemi al tendine rotuleo. Questa per Hallenius, che ha 23 anni e non può allora continuare ad essere considerato un’eterna promessa, è un’occasione da prendere al volo. Vietato imitare Jorquera che chance ne ha avute a ripetizione ma le ha fallite tutte.
Ma l’emergenza con la quale Delneri è costretto a convivere in questi primi giorni da allenatore del Genoa, consente anche a Piscitella, 19 anni e da qualcuno un po’ frettolosamente accostato a Bruno Conti, di avere una grande opportunità. Lui, che è un virtuoso del dribbling e assicurano particolarmente portato per l’uno contro uno, dovrà però anche cercare di limitare le incursioni di Pasqual che sulla fascia sinistra della Fiorentina spinge parecchio. Per il resto l’idea di Delneri, in questo Genoa di corsa e di combattimento, prevede Antonelli sulla corsia di sinistra e due mediani di rottura in mezzo (per Pizzarro, la fonte di gioco dei viola, è prevista una marcatura molto aggressiva). Uno sarà Kucka, l’altro potrebbe essere Merkel. Ma attenzione alla sorpresa Anselmo che ha risolto i suoi problemi fisici. Solo ieri Delneri ha potuto vederlo all’opera, rimanendone favorevolmente impressionato: è uno di quei giocatori che corrono e menano proprio come piacciono a lui.
È curiosa questa sfida tra Del Neri e Montella che era stato suo giocatore ai tempi della Roma: «La Fiorentina è la squadra più in forma del campionato, insieme a Inter e Juventus, sta dimostrando valori importanti e gioca un bel calcio, anche se sinora espresso più in casa che fuori. Montella è un tecnico bravo e giovane, sarà sicuramente una partita complicata. Dovremo correre tanto per andare dietro a una formazione che ha anche eccellenti doti di palleggio».
La Repubblica (Ed. Genova)
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